FIRENZE – Una somma complessiva di oltre 3 miliardi di euro è stata chiesta dall’Agenzia delle entrate della Toscana ad Alberto Aleotti, 87 anni, patron dell’industria farmaceutica Menarini, in un ‘processo verbale di constatazione’ notificato all’interessato lunedì scorso. Nell’atto si dà conto dei rilievi emersi da verifiche fatte sul patrimonio personale di Aleotti, e non di quello dell’azienda di cui è titolare, a seguito di un’inchiesta della procura di Firenze per truffa allo Stato e frode fiscale sui titolari e i dirigenti della Menarini.
(22 dicembre 2010)
The sum of 3 billion amounts to the recovery of unpaid taxes, sanzioni e relativi interessi. Il patron della Menarini ha un mese di tempo per aderire alle contestazioni mossegli e poter ottenere una riduzione delle sanzioni fiscali o di pagare a rate quanto dovuto. Nella verifica condotta dall’ufficio antifrodi dell’Agenzia delle Entrate della Toscana, sarebbe stato ritenuto "inefficace", poiché non ci sarebbero stati i requisiti per avvalersene, lo scudo fiscale con cui Aleotti fece rientrare dall’estero, in particolare da Panama e Liechtenstein, un capitale complessivo di 1 miliardo di euro nel 2003. (source Ansa 22/12/2010)