Giuseppe Galluppi è morto questa notte a Messina, dove abitava. Storica figura dell’AIISF fu da sempre sostenitore dell’associazionismo degli Informatori Scientifici del Farmaco. Assunse la vicepresidenza AIISF nel 1985. Nell’ottobre del 1989 fu il principale organizzatore a Messina dell’XI Congresso Nazionale dell’Associazione sul tema “II ruolo dell’Informatore scientifico del farmaco: verso l’Europa, con la coerenza di 25 anni di impegno sociale”. Al Congresso partecipa anche il Presidente della Farmindustria, Dott. Cavazza.
Il 16 dicembre, sempre del 1989, partecipa con Angelo De Rita alla trasmissione televisiva Check-Up.
Nel 1994 con l’AIISF organizza a Roma una manifestazione in difesa dell’occupazionalità, alla quale partecipano oltre 6.000 ISF.
Il 12 maggio 1995, a Roma, come Vicepresidente vicario AIISF, Galluppi partecipa con il Segretario nazionale F. Lentini al Seminario promosso dall’Istituto Superiore di Sanità sulla riqualificazione della spesa farmaceutica, relatore il Prof. S. Garattini, e l’8 giugno partecipa a Roma all’incontro-dibattito sul tema «L’informazione scientifica sul farmaco ed aggiornamento del medico», presso la sede del CNR, con un intervento non preordinato.
II 2 marzo 1996 con A. de Rita e C. Aloe partecipa a Catanzaro nel Palazzo della Regione – Assessorato alia Sanita – ad un convegno organizzato dalla FULC della Regione Calabria e dall’AIISF sul tema “Farmaco – Qualita dei servizi – Garanzie occupazionali”.
Fu eletto anche alla presidenza di UIADM, l’Associazione internazionale degli Informatori Scientifici.
Tralasciamo altre innumerevoli attività e le iniziative più recenti che lo videro protagonista, ci basti ricordare, novello Don Chisciotte contro i mulini a vento, che si adoperò e si batté da sempre e indefessamente per la difesa della dignità dell’Informatore Scientifico e del suo riconoscimento giuridico e dell’istituzione dell’Albo Professionale degli ISF..
Grazie Giuseppe per tutto quello che hai fatto per noi. Ora siamo un po’ più soli.
Giungano ai familiari del caro Giuseppe le nostre commosse condoglianze.
Riportiamo sotto un suo scritto, diremmo profetico, di Giuseppe Galluppi a testimonianza del suo impegno per la categoria:
The business logic
Tratto da L’Informatore periodico socio sanitario degli ISF Messina
Una comunità non può fare a lungo qualcosa per qualcuno se pochi sono quelli disposti a dare qualcosa di sé a questa comunità”. Ci sarà qualcuno fra i miei (pochi) lettori che condivide questo pensiero illuminante di J. F. Kennedy? E ci sarà qualcuno fra i miei (pochi) lettori che nella vita di tutti i giorni, durante i quali tutti abbiamo una collocazione lavorativa, si pone la domanda?
Sulla barca della vita tantissimi sono i naviganti che con frenetico ottimismo e fiducia illimitata nel barcaiolo di turno non si accorgono, per tempo, che la barca dell’ottimismo e della fiducia va per mare con comandanti e mozzi dozzinali e la stessa nave spesso è arrugginita, quasi sempre corsara, forse anche cialtrona e, in non pochi casi, anche cogliona. Sono le riflessioni, ancorché vecchie, che mi sono tornate in memoria navigando (si dice così?) su internet e leggendo, in primis, dei licenziamenti di un numero impressionante, 10/15 mila, di informatori scientifici del farmaco, di accorpamenti fra aziende, mentre sulla stampa nazionale si legge, quasi senza soluzione di continuità, di scandali per svariati milioni di euro che coinvolgono imprese farmaceutiche, medici e quanti nella “filiera” ci vivono.
C’è qualcosa di nuovo sotto il sole? No, c’è tanto di antico! Infatti, trenta anni fa, venti anni fa, dieci anni fa, succedevano le medesime cose. È mai possibile che ancora, dopo tante denunzie, tutte documentate, a magistrati (già) del lavoro, a parlamentari di tutte le colorazioni politiche, alle forze imprenditoriali, alle OOSS, agli organi di stampa, bisogna assistere a questi scandali, a questi licenziamenti di donne e uomini in carne ed ossa, a questo disfacimento di un segmento vitale della salute del nostro Paese, senza che le istituzioni sopra citate prendano decisioni forti e definitive che non passino esclusivamente, e sempre, dalla famosa ed indecente cantilena “riduzione dei costi”? È proprio vera la frase che ci hanno sempre ripetuto “siamo stati e siamo sempre una grande famiglia”. E come in una grande famiglia, quando il bilancio tentenna, si licenzia la cameriera. La logica può apparire perversa, ma è la logica imprenditoriale. Fra gli informatori scientifici del farmaco c’è qualcuno disposto a dare qualcosa di sé al comune sentire di una classe di professionisti di valore che non è più disposta ad essere trattata come… la cameriera aziendale?
Giuseppe Galluppi
Da “L’Informatore”