“Lasciamo le sponsorizzazioni ai professionisti della salute per partecipare ai congressi. Invece, contribuiremo economicamente con le istituzioni e le società scientifiche certificate di riconosciuto prestigio in Spagna, in modo che esse stesse organizzino queste attività e mettano a disposizione degli operatori sanitari una serie di borse di studio, in modo che possano scegliere i partecipanti agli eventi”, dice al quotidiano “elEconomista” la presidente e CEO di GSK in Spagna, Cristina Henriquez de Luna.
Con una risoluzione adottata dalla multinazionale britannica che coinvolge tutte le società controllate, GSK ha cessato di invitare personalmente i professionisti spagnoli dall’inizio di quest’anno, “Nel Regno Unito, Francia e Germania hanno attuato questo provvedimento prima di noi. Non siamo stati i più veloci a implementare questa cosa nella nostra multinazionale, ma è la prima a farlo in questo paese. Si tratta di un cambiamento molto importante, data la struttura dei servizi sanitari in Spagna, e abbiamo parlato di questa decisione anche con le amministrazioni regionali”, dice Henriquez de Luna.
Non è per risparmiare
I cambiamenti nelle politiche di trasparenza della casa farmaceutica multinazionale britannica comprendono anche un altro aspetto nel loro rapporto con i medici.
GSK Spagna infatti ha anche deciso di eliminare qualsiasi tipo di compenso per i professionisti medici, che a nome della società e nel corso di incontri scientifici, discutono di farmaci e vaccini. Così, saranno i professionisti dipendenti di GSK gli unici che si incaricheranno di questo lavoro. In realtà, la società avrà solo un rapporto economico diretto con i medici coinvolti nella loro ricerca o in un gruppo di esperti. “Ė un modo per dimostrare il nostro impegno per la formazione medica indipendente”, ha detto il presidente.
Viernes, 4 de Marzo de 2016 – ElEconomista – ALBERTO VIGARIO
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