Bribery scandal Novartis, a commission is requested
Those concerned speak of a shameful conspiracy against them
ATENE – Dopo un lungo e molto acceso dibattito il parlamento greco ha deciso nelle prime ore di stamane di costituire un commissione d’inchiesta per far luce sulla vicenda delle tangenti che sarebbero state pagate nel corso di un decennio dal colosso farmaceutico elvetico Novartis a numerosi politici di primo piano. Gli interessati parlano di una vergognosa cospirazione nei loro confronti.
«C’è qualcuno che dubita delle pratiche opache di questa società?», ha chiesto in aula il primo ministro Alexis Tsipras riferendosi al gruppo renano. A suo avviso Novartis ha
A large majority of deputies expressed themselves in favor of the commission, requested by the accused politicians themselves, who aim to see their role and their name rehabilitated.
Testimoni protetti dalla giustizia – nel dossier sono attivi inquirenti greci e americani – accusano Novartis di aver corrotto dieci personalità politiche di spicco, provocando uno sperpero di fondi pubblici. Fra 2006 e il 2015 la società avrebbe pagato tangenti (si è avanzata la cifra di 50 milioni di euro) per far aumentare i prezzi dei propri farmaci sul mercato ellenico e per farli acquistare dal servizio sanitario nazionale per gli ospedali pubblici.
Nel mirino figurano fra l’altro gli ex premier Antonis Samaras e Panagiotis Pikrammenos, il commissario europeo agli affari interni Dimitris Avrampoulos (ex ministro della sanità) e l’attuale governatore della Banca di Grecia Yannis Stournaras. A loro si aggiungono altri sei ministri o viceministri.
In parlamento Tsipras ha sostenuto che quanto successo è costato alla Grecia 3 miliardi di euro e ha promesso che farà tutto il possibile affinché i responsabili – esponenti dei governi conservatori e socialisti al potere prima del 2015 – siano chiamati a rispondere dei loro atti.
I politici coinvolti respingono le accuse e ritengono che si è di fronte a una vasta campagna diffamatoria. Sostengono che il governo Tsipras voglia sviare l’attenzione dalla grave crisi finanziaria. L’ex primo ministro Samaras ha parlato di un intrigo e del «più grande complotto dalla fondazione della Grecia moderna».
Secondo i dati dell’Organizzazione per cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) in Grecia la quota degli acquisti di farmaci sull’insieme della spesa sanitaria è salita dal 24% al 31% fra il 2006 e il 2011, per poi tornare a scendere al 26% nel 2015 in seguito alle pressioni dei creditori internazionali.
According to legal experts, the affair, in addition to shaking Greek politics, could lead to disputes that will last several months if not years.