20/08/2012
ALESSANDRIA
Riceviamo e pubblichiamo una lettera di Graziella Zaccone Languzzi:
A differenza di chi si fa prendere per i fondelli sulla bontà di liberalizzare i mercati e importanti servizi, io da tempo ho realizzato che queste scelte dei vari governi ha creato solo grande confusione, nessun risparmio e la perdita di certezze. I nostri legislatori hanno trovato il sistema di scaricare i più importanti servizi pubblici a spese e danno nostro, fornendo business alle varie cordate dei soliti lobbisti amici e potenti. ferrovie, poste, telefonia, energia tanto per fare un esempio, quattro settori importanti, delicati dove ora c’è il caos e nulla viene più garantito. Forse negli altri paesi funziona perché esiste un controllo, rispetto delle regole, ma nel nostro paese fatte le innovazioni, Leggi varie le stesse vengono poi lasciate al proprio destino e le Autority preposte fanno quello che possono o fanno nulla. A questo punto posso certamente pensare che “si stava meglio quando si stava peggio”.
Non hanno ancora messo completamente sul mercato l’acqua, le scuole e la sanità, ma ci arriveremo presto e nel frattempo in ambito sanità da tempo oltre i tagli continui, la burocratizzazione e la trasformazione del servizio in azienda a vantaggio di certi profitti sulla vera natura della sanità e il sopravvento sulla cura che richiederebbe attese brevi, ospedali efficienti con posti letto nella giusta quantità e attrezzature all’avanguardia, più medici e personale infermieristico retribuiti nella giusta misura per la delicatezza del ruolo svolto e meno manager senza competenza clinica ma solo una precisa appartenenza politica, superpagati nel cercare di risparmiare sulla pelle dei cittadini imponendo protocolli regionali, demotivando medici, scontentando pazienti e quando riescono a far risparmiare vengono pure premiati non con un encomio ma con fior di euro. Tutto questo è perché qualcuno responsabile della sanità a tutti i livelli, ha sprecato, rubato e si è fatto corrompere e ora hanno escogitato sistemi di ottimizzare e regolamentare il servizio sanitario che a casa mia si chiama “tagliare o sopprimere”. Risultato: sulla allegra e mal gestione di anni della sanità nazionale e regionale paga solo il cittadino, i medici e il personale sanitario.
Ora però si sta esagerando con l’ultima di questo governo “posticcio imposto ”, con lo spending review che significa “revisione di spesa” e qui devo fare un appunto: chissà perché non possiamo esprimerci in lingua italiana…poco sciccoso? Quindi non più il farmaco che conoscevamo oggi detto “griffato&r