18:06 08 DIC 2010
(AGI) – Roma, 8 dic. – "Voterò secondo le indicazioni di Idv.
Fino a quando sarò in Idv". Domenico Scilipoti rompe gli indugi e, però, separa la fatidica scadenza del voto di fiducia al governo dal suo rapporto con il partito di Di Pietro. Rapporto entrato drammaticamente in tensione in queste ore e causa di una frattura che potrebbe formalizzarsi con il suo approdo nel Misto. "Lo sa – spiega – cosa mi ha detto il mio capogruppo, uno che dovrebbe evitare di gettare benzina sul fuoco, che dovrebbe comprendere le ragioni degli altri? Donadi mi ha detto che se entro due ore non confermavo il no alla fiducia era già pronta una campagna di stampa. Capisce? Siamo alla minaccia della delegittimazione, del fango. Io – prosegue il deputato Idv – penso che neanche sia vero, che Donadi ci abbia semplicemente provato, ma si comprende anche quale sia il mio livello di confusione se siamo a questo livello, se le minacce prendono il posto del confronto".
"Il mio partito, per il quale mi batto da 12 anni, non ha fatto sua una sola delle mie proposte di legge, mi ha permesso una sola volta in due anni di partecipare a un question time. E come dialogo con chi minaccia di gettarmi fango addosso?", domanda Scilipoti.
La questione, tiene a precisare, a questo punto "è solo incidentalmente il voto di fiducia": "Sulla mia mail arrivano messaggi di chi dice che i traditori andrebbero fucilati alle spalle, di chi mi augura che mi capiti questa o quella cosa…
Di fronte a tutto questo io – annuncia – potrei anche allontanarmi momentaneamente dal partito, andare nel Misto". In attesa, spiega ancora, "di scuse, di spiegazioni, non certo di una pacca sulla spalla. Di Pietro? Non lo sento da due anni. Se vuole mi può sempre chiamare… Un chiarimento ci potrebbe essere anche dal Misto, potrei anche riconsiderare la situazione e tornare al mio partito, ma a questo punto e’ legittimo che mi interroghi. Tutto sommato, vivo del mio, non è che nessuno mi abbia prescritto – dice Scilipoti, che nella vita di tutti i giorni è in effetti un medico – di fare il parlamentare. Ma se lo sono allora non voglio tradire i cittadini e voglio dire quello che penso. A meno che – osserva – dire quello che si vuole non sia consentito solo a chi fa parte della cordata giusta".