Ai medici di famiglia la sostituibilità in farmacia non piace. Già lo si sapeva ma ora c’è anche un sondaggio on line – condotto nelle settimane scorse da Fimmg Veneto – a confermarlo: per l’84% dei generalisti è scorretto che il farmacista dispensi al posto del medicinale prescritto un equivalente di volta in volta diverso, in base alla disponibilità di magazzino. Per il 65% dei Mmg, poi, il no alla sostituibilità si spiega con la diversa efficacia e tollerabilità del generico rispetto alla specialità di marca, mentre per il 60% alcune marche di "off patent" sono più affidabili di altre. Sulla scorta di questi numeri, Fimmg Veneto ha lanciato un appello a tutti i medici di famiglia: «Dobbiamo riprenderci quel potere prescrittivo che negli anni è stato eroso dalla legislazione nazionale» ha detto il segretario regionale del sindacato, Lorenzo Adami, nella conferenza stampa organizzata per presentare la ricerca «legislazione che oggi, anche grazie alla compiacenza del ministro Fazio, ha emarginato il Mmg e consegnato al farmacista poteri supplettivi e nuovi rispetto al passato». Proclami da "Gp pride" che hanno trascinato sul banco degli accusati anche i nuovi servizi in frmacia, recentemente sdoganati dalla Conferenza Stato-Regioni. «I rischi per la salute determinati da una pericolosa sostituzione dei farmaci generici» ha tuonato Adami «si aggiungono alla disinvoltura con cui i farmacisti cercano di allargarsi a nuovi ruoli di competenza medica, con conseguente pericolo di una deregulation sanitaria sul territorio».
DoctorNews – 1 dicembre 2010
Fazio, farmacie “gatekeepers” SSN
Il sistema sanitario cambierà pelle per regge-re l’impatto con l’inarrestabile avanzata della terza età e strategici per vincere la sfida dei prossimi anni saranno i medici di famiglia e le farmacie nella loro nuova veste: "quella di ‘gatekeepers’, porte d’ingresso del Servizio sanitario nazionale". E’ il quadro delineato a Milano dal ministro della Salute, Ferruccio Fazio. La sanità italiana? "Un treno in corsa". Il ministro la definisce così, durante un in-contro organizzato dall’università Cattolica per i 10 anni del Centro di ricerche e studi in management sanitario (Cerismas) dell’ateneo. "Il Ssn nel nostro Paese – spiega – andrà incontro a cambiamenti fortissimi nei prossimi anni. Non solo gli ospedali di oggi non sono come quelli di 20 anni fa, ma tutto l’impianto è cambiato ed è ancora nulla rispetto a quanto cambierà entro il 2050. La sanità ri-chiede manutenzione. Anche i migliori ospedali e le migliori Asl non possono sedere sugli allori. Il cittadino che ha un problema sanitario non andrà in pronto soccorso, né ospedale, ma dal medico di famiglia, come anche nelle farmacie che oggi, per effetto dei provvedimenti che le hanno riguardate, di-venteranno sempre più centri sanitari dove ritirare referti, prenotare esami e così via".
Pharmakronos – 1 dicembre 2010