L’indagine ha concluso che l’azienda, che opera anche in Spagna nella Comunità di Madrid, ha acquistato dai medici la prescrizione dei loro prodotti con un viaggio a Milano.
Jueves, 30. Junio 2016 – La Gaceta
La casa farmaceutica giapponese Astellas , una delle 20 più grandi del mondo, è stata sospesa dalla Association of British Pharmaceutical Industry per aver finanziato diversi medici nel 2013 con un viaggio turistico a Milano. I medici sono stati “sedotti” da parte della società giapponese al fine di ottenere la preferenza da parte degli stessi medici nella prescrizione per il loro prodotto “Xtandia” per il trattamento del cancro alla prostata.
La vicenda è iniziata nel 2013, quando il Prescription Drugs Authority del Regno Unito (PMCPA) ha ricevuto una denuncia circa la ‘riunione’ di Milano. Il PMCPA ha iniziato una prima indagine con la quale ha scoperto che la farmaceutica giapponese aveva fornito informazioni incomplete e “fuorvianti” quando le fu chiesto della riunione. L’indagine processuale è continuata con audizioni nel corso degli anni 2014 e 2015.
Astellas nel Regno Unito è stata inizialmente sospesa dall’ABPI dal 24 giugno per un periodo di 12 months. duranti i quali le unità aziendali europee e del Regno Unito saranno nuovamente ascoltate a settembre, e in seguito la giunta di ABPI potrebbe continuare la sospensione. “I riascolti devono mostrare miglioramenti dimostrabili in entrambe le società, in particolare in relazione alla cultura aziendale”, ha detto in una nota.
L’Associazione delle industrie farmaceutiche britanniche non accettano questo tipo di corruzioni e dispone quindi l’avvio di un procedimento disciplinare in cui letteralmente si dice che “l’occultamento è stato peggiore del crimine”, e dopo aver sequestrato le registrazioni e le voci nella sede di Londra e di Tokyo, hanno deciso di punire severamente questi giapponesi che non potranno vendere nel Regno Unito per dodici mesi a partire da luglio.
Xavier Horcajo nel suo programma televisivo serale chiede che cosa accadrebbe in Spagna se l’Agenzia Spagnola dei Farmaci o il Ministero di Alfonso Alonso facessero lo stesso. E lui risponde: “Le farmacie dovrebbero rimanere come i supermercati in Venezuela: vuote”.
NB: automatic translation
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