Disabile a causa di un farmaco. Per la prima volta in Francia una giovane donna ha accusato una pillola anticoncezionale di aver causato i gravi handicap di cui soffre, e ha avviato un’azione legale contro il colosso farmaceutico Bayer.
Secondo quanto ha scritto il quotidiano Le Monde, Marion, 25 anni, ha deciso di sporgere denuncia contro l’azienda tedesca, che produce il farmaco in questione, per «danni involontari alla sua integrità fisica».
INCIDENTE VASCOLARE. Nel 2006 infatti Marion, appena tre mesi dopo aver cominciato a prendere la pillola di terza generazione Meliane, ha subito un grave incidente vascolare cerebrale che le ha causato handicap pesanti.
Da allora è diventata disabile al 65%. La giovane ha anche sporto denuncia contro l’Agenzia sanitaria francese per la sicurezza dei farmaci (Ansm) per «violazione del principio di precauzione», per non aver ritirato la pillola in questione dal mercato.
Per il padre di Marion, André Larat, il fatto che la figlia si viva «è un miracolo», anche se la ragazza soffre di emiplegia, afasia ed epilessia.
PORTATRICE DEL FATTORE V DI LEIDEN. Dopo l’attaco cerebrale, in seguito all’assuzione del farmaco, alcune analisi hanno rivelato un’anomalia genetica: Marion sarebbe infatti portatrice del fattore V di Leiden, una variante della proteina fattore V umana che aumenterebbe il rischio di trombosi venosa.
«In questi casi l’uso di contraccettivi orali è sconsigliatissimo. Ma nessuno», ha sottolineato Larat, «ha proposto a Marion di effettuare controlli sui fattori di coagulazione prima di prescriverle la pillola. Né le sono mai stati chiesti gli antecedenti familiari».
«In Francia questa è stata la prima denuncia penale contro una pillola contraccettiva, ha precisato l’avvocato Philippe Courtois. Negli Stati Uniti di denunce contro Bayer se ne contano 15 mila».
ALLARME SCATTATO A SETTEMBRE 2012. L’allarme per il farmaco è scattato a settembre 2012, quando il ministro della Sanità, Marisol Touraine, ha annunciato che questo tipo di contraccettivi non sarebbe più stato rimborsato dalla mutua a partire dal 30 settembre 2013.
E questo dopo che l’Autority francese della salute ha riconosciuto che la loro assunzione raddoppia il rischio di trombosi venosa rispetto alle pillole precedenti, dette di seconda generazione.
Il rischio, comunque, secondo il ministero sarebbe di 3-4 quasi su 10 mila pazienti.