By James Giannecchini on July 17, 2012
AssoGenerici dopo essere stata sulla ribalta per lo scontro con i medici italiani, torna agli onori delle cronache per un esame della situazione attuale del mercato del farmaco, esposta dal presidente di AssoGenerici Giorgio Foresti. Il presidente non usa frasi ad effetto, ma la sua analisi è lucida e ferma: “La situazione attuale è tale da non permettere più la difesa a oltranza di assetti superati, il vittimismo da cui spesso è accompagnata, e il ricorso a soluzioni di corto respiro: anche per quanto riguarda il comparto del farmaco”. Quella di Foresti sembra una presa di coscienza più che una dichiarazione ai media. Lo sguardo al futuro è spesso mancato in questi due anni tanto tribolati. L’aspetto che il presidente di AssoGenerici definisce “vittimismo”, nelle nostre cronache, già tempo addietro, lo avevamo considerato come un atteggiamento da luddisti. Il Luddism è stato un movimento di ribellione all’introduzione delle macchine nel processo produttivo e prende il nome da Ludd, che per protesta spezzò un telaio. Rompere i telai, andare contro al futuro, remare in direzione contraria rispetto allo sviluppo, questo intendiamo quando definiamo come luddista la posizione presa da molti rispetto alla riforma del settore sanità. “Ciò che occorre oggi non è un tavolo, ma due. Il primo con Ministry of Health, Regions e comparto del farmaco, dall’industria del brand alle pharmacies, in which the level of expenditure that the National Health Service può mantenere per il prossimo quinquennio e il comparto risponda con una sua proposta. L’altro in cui i ministeri dell’Economia e dello Sviluppo economico dicano chiaramente se ritengono strategico per l’Italia il mantenimento di questo settore e, se sì, che cosa intendono fare per svilupparlo. Quello che non è più sostenibile è mischiare le carte: far ricadere sul Servizio sanitario le politiche di sostegno, peraltro sempre precarie”. Tra tanta confusione che si è generata negli ultimi mesi in tutto il settore Sanità, leggere le parole di Foresti riporta un po’ di ordine, di razionalità, si sia o no d’accordo con il presidente di Assogenerici: