I parametri, previsti dalla manovra di luglio 2011, saranno utili alle Regioni per le nuove gare d’acquisto di beni e servizi. I prezzi indicati sono sempre inferiori al prezzo mediano attuale. Ma le Regioni potranno valutare eventuali fattori qualitativi che giustifichino prezzi più alti di quelli di riferimento.
02 JUL – L’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture ha pubblicato i primi dati sui nuovi prezzi di riferimento per l’acquisto di beni e servizi sanitari, in base a quanto disposto dall’art. 17 della legge 111/2011 in materia di razionalizzazione della spesa sanitaria. La norma, contenuta nella manovra di luglio del precedente governo, è finalizzata, nelle more del perfezionamento dei costi standardizzati per tipo di servizio e fornitura, a mettere a disposizione delle Regioni ulteriori strumenti operativi di controllo e razionalizzazione della spesa per gli acquisti sanitari.
Per tutte le categorie di beni e servizi oggetto di indagine l’Autorità fornisce un prezzo di riferimento inferiore al prezzo mediano, sempre in un’ottica di contenimento della spesa. Oltre al prezzo di riferimento viene, comunque, pubblicato anche il prezzo mediano. Quest’ultimo, infatti, può costituire – secondo quanto scritto dall’Autorità – un utile termine di confronto in tutti quei casi in cui il prezzo di riferimento, che per sua natura costituisce una misura sintetica dei prezzi comunicati, non riesca pienamente a dar conto dell’eterogeneità, anche qualitativa, dei beni e servizi acquistati.
In particolare sono stati indicati: 132 prezzi di riferimento ottenuti dalla disaggregazione, per dosaggio e forma farmaceutica, di 43 principi attivi farmaceutici di uso ospedaliero; 163 prezzi di riferimento per altrettanti dispositivi medici; e poi prezzi di riferimento per i servizi di ristorazione, pulizia e lavanderia.
L’Osservatorio dei contratti pubblici ha predisposto un’indagine ad hoc che ha visto partecipi le principali stazioni appaltanti operanti in ambito sanitario su tutto il territorio nazionale. Queste ultime sono state selezionate, su base regionale, attraverso la Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici, tra quelle che presentavano la spesa più rilevante in ambito sanitario. La scelta di effettuare la rilevazione su base campionaria è derivata dall’esigenza di rispettare gli stretti termini previsti dalla legge per la pubblicazione dei prezzi garantendo, nel contempo, la qualità dei dati raccolti attraverso un’attività di supporto alle amministrazioni coinvolte nella fase di caricamento e invio dei dati.
L’indag