FINANCIAL REPORT 2008: WHAT ARE SOPs?

     

Scontrino "parlante" e il farmaco si detrae – Club 3 del 16/12/2007 , di Chiara Conti

LA FINANZIARIA DI QUEST’ANNO HA INTRODOTTO UNA SERIE DI NOVITÀ DA TENERE PRESENTE QUANDO CI SI RECA IN FARMACIA. SARÀ BENE AVERE A PORTATA DI MANO LA NUOVA TESSERA SANITARIA CHE RIPORTA IL CODICE FISCALE PERSONALE DELLO STESSO TITOLARE

D’ora in poi, ogni volta che si va in farmacia, è meglio essere muniti della nuova tessera sanitaria che riporta anche il codice fiscale. In base alla Finanziaria di quest’anno, infatti, in sede di dichiarazione dei redditi, si potranno detrarre , solo le spese sui farmaci per i quali lo scontrino con valenza fiscale, rilasciato al momento del pagamento, sia "parlante": deve cioè precisare natura, tipologia e quantità dei medicinali venduti, evitando diciture generiche come "farmaco", "medicinale","cosmetico" ecc. e soprattutto deve riportare il codice fiscale del destinatario.

LA PROROGA A FINE ANNO Ma l’agenzia delle Entrate, poiché non tutti gli esercizi del settore sono già attrezzati con registratori di cassa innovativi, ha concesso una dilazione. In particolare, la data spartiacque sarà il prossimo 31 dicembre: fino ad allora il farmacista potrà provvedere all’attestazione con un documento rilasciato con Io scontrino e in cui andranno specificate la natura, qualità e quantità dei farmaci venduti, mentre a scrivere a mano sullo scontrino il proprio codice fiscale potrà essere lo stesso cliente. Pertanto, per evitare spiacevoli sorprese, è bene accertarsi che il medico abbia riportato sulla ricetta il codice fiscale dell’assistito e comunque conviene andare in farmacia provvisti della tessera sanitaria che riporta il codice in modo che il farmacista possa trarlo dalla stessa. Tra l’altro,se l’acquirente non ha con sé la tessera sanitaria o non è il destinatario del farmaco o ne ignora il codice fiscale, l’indicazione di quest’ultimo potrà essere riportata poi a mano sullo scontrino fiscale dal destinatario. Il periodo di transizione si chiude, però, al 1 ° gennaio del 2008, a partire da quando non saranno più ammesse concessioni.

CIÒ CHE FINISCE NELLA DICHIARAZIONE La Finanziaria, inoltre, ha previsto che fra le spese sanitarie detraibili in dichiarazione rientrino i costi sostenuti per i farmaci "non rimborsabili" – cosiddetti "da banco" o "senza obbligo di prescrizione "(SOP) – e per il ticket di quelli rimborsabili dal Servizio sanitario nazionale (Ssn).

LE SPESE SANITARIE DETRAIBILI Come si legge sul sito della Federazione degli Ordini dei farmacisti italiani (www.fofi.it) le spese sanitarie, di qualunque tipo, danno diritto ad una detrazione pari al 19% al netto della franchigia di 129,11 euro, delle spese sostenute durante l’anno precedente. Dunque, come chiarisce anche il sito di Federfarma (www.federfarma.it), il contribuente dovrà sommare tutte le spese sopportate e sottrarvi la franchigia: la detrazione che spetta sarà pari al 19% dell’importo così ottenuto. Ovviamente se gli esborsi non superano la franchigia non si avrà alcuna detrazione. Perciò, ad esempio, se le spese sanitarie ammontano a 600 euro si avrà un risparmio di 89.47, somma che equivale al 19% di 470.89, ossia la differenza tra la spesa totale (600) e la franchigia di 129.11 euro. Per quanto riguarda le tipologie sono detraibili le spese per: le visite di medici generici, specialisti e omeopati; l’assistenza e le cure di fisioterapisti e infermieri; interventi chirurgici necessari e trapianti

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