"Abbiamo letto con estrema attenzione la risposta del presidente di Farmindustria Massimo Scaccabarozzi al nostro comunicato stampa del 10 dicembre, apparsa su ‘Pharmakronos’ del 12 dicembre. Al di là del tono cortese delle considerazioni del dottor Scaccabarozzi, non ci è sembrato che le argomentazioni addotte per spiegare le motivazioni che hanno indotto Farmindustria a redigere norme così restrittive nella scelta delle sedi idonee a ospitare eventi medico scientifici e sulle possibilità di offrire i pernottamenti ai partecipanti, siano sufficientemente convincenti". Così il presidente di Federcongressi&eventi, Paolo Zona, torna sul tema del nuovo codice etico delle industrie farmaceutiche.
"Ribadiamo – dice Zona – che un’indicazione così generica come ‘Golf club, strutture termali o che abbiano come attività prevalente servizi dedicati al benessere o spa’, rischia di penalizzare pesantemente sedi e località che pur avendo piena dignità e capacità per ospitare eventi di indiscutibile valore scientifico, potrebbero essere scartati per avere al proprio interno o nelle immediate adiacenze, una struttura ricreativa che nulla ha a che fare con l’attività convegnistica".
"Inoltre, per alcune realtà regionali, caratterizzate da territori particolarmente estesi o con oggettive difficoltà di collegamenti – continua il presidente di Federcongressi – non si comprende per quale motivo debba essere vietata la possibilità per i partecipanti di usufruire di un pernottamento, che nulla avrebbe di carattere edonistico.
Anche le normative del codice Efpia, cui fa riferimento Scaccabarozzi, non ci sembrano inerenti alle restrizioni italiane, ma piuttosto un doveroso invito a valutare la congruità della scelta logistica di una sede idonea a ospitare un evento medicoscientifico e a verificare la effettiva necessità di prevedere dei pernottamenti per i partecipanti.
Comunque ap