Abbiamo dati Ims che parlano, per alcuni prodotti, di un calo del 15% delle vendite" a seguito dell’entrata in vigore del decreto sulla spending review che prevede, per le ricette ‘rosse’, la prescrizione con principio attivo. "Per quanto riguarda agosto, i dati di sell-out di alcune aziende parlano di punte di -30% e per le prime due settimane di settembre di -50%".
A dare il quadro della situazione delle vendite di farmaci ‘griffati’ è stato il presidente di Farmindustria, Massimo Scaccabarozzi, poco prima di essere audito ieri in commissione Affari sociali sul Dl Balduzzi. "Tutto questo – ha proseguito Scaccabarozzi – senza un centesimo di risparmio per lo Stato". La conseguenza sarà "un ridimensionamento della capacità produttiva, in un momento in cui si sta lavorando proprio per facilitarla". Un obiettivo impossibile, per il numero uno di Farmindustria, "se per legge non ci è consentito competere".
Quanto alle norme contenute nel Dl Balduzzi, "quella relativa all’off label segnerà la fine della ricerca, così come la norma sul principio attivo sta segnando la fine dell’industria". Infine, Scaccabarozzi ha auspicato: "Spero, e credo che questo sia nelle intenzioni del Governo, che entro il 2012 vengano prese le prime decisioni al tavolo sulla farmaceutica" indetto dal ministero dello Sviluppo economico per affrontare le problematiche denunciate dal settore.
Barbara Di Chiara – 27 settembre 2012 – PharmaKronos
Barani, per Aifa importante non solo economicità
"L’Agenzia italiana del farmaco (Aifa)", audita ieri in commissione Affari sociali della Camera per l’iter di conversione in legge del decreto Balduzzi, "ha ribadito l’importanza del principio di appropriatezza, e non solo di quello di economicità", nell’applicazione della norma sulla prescrizione ‘off label’ dei farmaci prevista nel provvedimento.