Per sviluppo attività di alta formazione
Farmacisti manager per investire in salute. La scuola di economia e management dei sistemi sanitari Altems ha siglato un accordo con la Facoltà di Farmacia dell’Università Federico II di Napoli per lo sviluppo delle proprie attività di alta formazione nell’ambito del management della farmacia e lo sviluppo del modello di competenza del farmacista.
Obiettivo della collaborazione è integrare i programmi di alta formazione post-laurea che Altems già propone in questo ambito. Fin da 2012, infatti, in collaborazione con Federfarma, con la Federazione degli ordini dei farmacisti italiani, con Fenagifar, con Utifar, con Csf Sistemi, Credifarma, Assofarm e Sinfarma, ha attivato il Master universitario di II livello in Pharmacy Management la cui III edizione si avvierà nel mese di marzo 2015.
In particolare, il programma formativo fornisce gli strumenti e le competenze necessari al governo delle problematiche economiche ed organizzative della farmacia. La collaborazione con la Facoltà di Farmacia della Federico II e sotto l’egida della Conferenza dei Presidi delle Facoltà di Farmacia italiane, rappresenta un’importante evoluzione del programma per venire incontro alle nuove esigenze della professione del farmacista.
Come sottolinea il direttore Americo Cicchetti “Altems, ritiene che l’attuale rete delle farmacie possa fornire un fenomenale contributo al funzionamento del Ssn grazie allo sviluppo della farmacia dei servizi. Purtroppo il modello stenta a decollare per diverse ragioni tra cui anche quella della mancanza di competenze gestionali nella professione del farmacista”.
“Altems in collaborazione con la Federico II – continua Cicchetti – ha elaborato un nuovo modello di competenze del farmacista che può sviluppare i suoi benefici nel contesto di un modello di farmacia caratterizzata da bacino di utenza stimato tra i 3300- 3500 abitanti. Questa è infatti la dimensione minima per garantire l’economicità dei servizi grazie a vantaggi di scala rispetto a prestazioni che andrebbero così ad alleggerire le attività di presa in carico delle Asl per una vasta gamma di casi”.
“E’ evidente – conclude Cicchetti – che l’attuale progetto di liberalizzazione delle farmacie proposto dal governo, potrebbe rappresentare un serio ostacolo a un processo di cambiamento ed evoluzione della farmacia, renderebbe impossibile cogliere le opportunità del nuovo modello di farmacia e delle nuove competenze del farmacista”.