Il Consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge sulle sperimentazioni cliniche. All’interno previste nuove norme anche per le farmacie
Via libera all’ingresso di infermieri e fisioterapisti nelle farmacie, dove si potranno effettuare prestazioni "analitiche" ma anche "strumentali". Stop, invece, all’ingresso dei medici, che non solo non potranno operare all’interno delle strutture ma non potranno avere convenzioni con le farmacie per la partecipazione agli utili. Pena una sanzione amministrativa da 5 mila a 20 mila euro. E’ quanto prevede il disegno di legge che regola le sperimentazioni cliniche, approvato questa mattina nel corso del Consiglio dei ministri, e che modifica il testo unico delle leggi sanitarie. «Gli esercenti le professioni o arti sanitarie – si legge nel ddl – possono svolgere, in qualsiasi forma, la loro attività in farmacia, a eccezione dei professionisti abilitati alla prescrizione di medicinali». Soddisfatta Annarosa Racca, presidente di Federfarma «Siamo ovviamente soddisfatti, il disegno di legge approvato oggi rappresenta un altro tassello di quel percorso che porterà a quella farmacia dei servizi sempre più legata al Servizio sanitario nazionale e da noi sempre auspicata». Così Annarosa Racca, presidente di Federfarma, commenta il ddl sulle sperimentazioni cliniche, che ha avuto oggi il via libera dal Consiglio dei ministri e che prevede l’ingresso in farmacia non solo del "personale infermieristico" ma anche dei "fisioterapisti". Racca si dice inoltre d’accordo sulla scelta di non prevedere l’ingresso dei medici nelle farmacie: «la figura del medico è certamente importante, ma credo che siano due professioni differenti e che vadano tenute distinte». Ora, aggiunge il presidente di Federfarma, «aspettiamo che i decreti attuativi della legge, così come annunciato dal ministro della Salute, Ferruccio Fazio, siano inviati alla Conferenza Stato-Regioni per la loro approvazione».
Annarosa Racca, presidente di Federfarma
Via libera a riforma ordini professionali
Via alla libera alla riforma degli ordini professionali di medici, odontoiatri, farmacisti e medici veterinari. Lo prevede l’articolo 8 del disegno di legge sulle Sperimentazioni cliniche, approvato venerdì mattina in Consiglio dei ministri. «Entro 12 mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge – si legge nel ddl – il Governo è delegato ad adottare uno o più decreti legislativi per il riordino della disciplina degli albi, degli ordini e delle relative federazioni nazionali dei medici chirurghi e degli odontoiatri, dei farmacisti e dei medici veterinari».
Farmacista33 – 27 settembre 2010 – Anno 6, Numero 162