18 Luglio 2012 – 14:48
(ASCA) – Roma, 18 lug – ”Spending review vuole dire individuare sprechi e inefficienze per poterli tagliare là dove si generano. Non prendere i soldi ai virtuosi per trasferirli in altri settori meno attenti.
La farmaceutica territoriale (la distribuzione dei farmaci attraverso le farmacie) è l’unico titolo di spesa sanitaria che rispetta ogni anno il tetto di spesa prefissato: dovrebbe essere considerato un ramo sano della spesa pubblica”.
Così, in una nota, Federfarma che osserva:’La revisione della spesa dovrebbe essere un modo per controllare la spesa pubblica come un giardiniere che taglia i rami secchi e cura quelli malati: ridurre la spesa pubblica senza ridurre i servizi per i cittadini. Però, nella sanità la prima voce dalla quale la spending review ha preso risorse è stata la farmaceutica territoriale”.
”Per questi motivi è inaccettabile che la spending review penalizzi la farmacia che rispetta il tetto di spesa, che fornisce i dati su come vengano utilizzate le risorse fornite, spesa che resta stabile o diminuisce ogni anno” dichiara Annarosa Racca, presidente dell’associazione dei farmacisti titolari.
Le 18.000 farmacie italiane forniscono i dati di tutte le ricette SSN per un monitoraggio preciso e immediato della spesa e dei consumi dei farmaci distribuiti. ”Il Governo conosce il destino di ogni euro che è stato destinato alla farmaceutica territoriale tramite le farmacie, purtroppo questo è il motivo per cui è così semplice tagliare sulla nostra pelle” continua Racca e spiega: ”Con la chiusura del 26 luglio le farmacie protestano contro misure che aggraveranno una situazione economica già fortemente compromessa a seguito dei continui tagli operati in questi anni. Temiamo anche per la qualità del servizio farmaceutico fornito ai cittadini e per le conseguenze sull’occupazione nelle nostre farmacie”.
SINTIFARMA – Ma davvero le farmacie chiuderanno il 26 Luglio ?