La senatrice Pd ha presentato su questo tema un’interrogazione urgente al Ministro della Salute. Troppe le truffe al Ssn attraverso le prescrizioni di farmaci a persone decedute oppure all’insaputa degli stessi pazienti. “Chiediamo l’impegno del governo per sancire l’obbligatorietà di comunicazione dei decessi da parte degli uffici anagrafici dei Comuni alle Asl in tempi strettissimi”.
17 DIC – “La piaga delle truffe ai danni del Sistema Sanitario Nazionale attraverso i farmaci e gli ausili sanitari si protrae ormai da troppi anni. la Guardia di Finanza ha accertato che solo nel triennio 2010-2012 un miliardo e seicento milioni di euro sono stati bruciati dalla corruzione che dilaga nella sanità pubblica”. Lo afferma la senatrice del Pd Donella Mattesini della commissione Sanità che ha presentato su questo un’interrogazione urgente al Ministro della Salute.
“Il numero di illeciti evidenziati in materia sanitaria dalla Corte dei Conti nel solo anno 2013 – spiega Mattesini – ammonta a 103 milioni per citazioni già concluse o in fase di processo a cui si sommano altri 123,6 milioni per casi in attesa di pronuncia a fronte di una spesa farmaceutica di 15,7 miliardi di euro nel 2013, pari al 14,8% del Fondo Sanitario Nazionale secondo i dati dell’Accademia Nazionale di Medicina. Una cifra che ha un impatto significativo sulla spesa pubblica nazionale e rappresenta un importante dispiegamento di risorse pubbliche”.
“Numerose inchieste, in questi anni – continua Mattesini – hanno portato alla luce truffe ai danni del Sistema Sanitario Nazionale attraverso le prescrizioni di farmaci a persone decedute oppure all’insaputa degli stessi pazienti, spesso con la complicità tra case farmaceutiche, medici di base e farmacisti”. “È quindi necessario – sottolinea la parlamentare Pd – colmare il vuoto normativo esistente, l’unica circolare del ministero è del 1986, e su questo chiediamo un preciso impegno del governo, per sancire l’obbligatorietà, in tempi strettissimi, cinque o sette giorni, di comunicazione dei decessi da parte degli uffici anagrafici dei Comuni alla Asl del proprio territorio con conseguente obbligo di cancellazione dalla lista degli assistiti e relativa comunicazione al medico di medicina generale. Inoltre, per impedire ulteriori illeciti, è importante che si arrivi ad un’alleanza tra gli organi di controllo ed i cittadini attraverso l’invio periodico ai pazienti di un resoconto dei farmaci a loro prescritti. Ciò permetterebbe di migliorare il livello di controllo sulle prescrizioni dei farmaci e di tutto il materiale sanitario e potrebbe disincentivare comportamenti fraudolenti da parte dei medici e dei farmacisti compiacenti”.
“E’ inaccettabile – conclude la senatrice Mattesini – che il diritto alla salute sancito dalla nostra costituzione sia lo strumento che permette a qualche disonesto di arricchirsi sulle spalle della collettività”.