A questa cifra si aggiunge l’effetto ‘risparmio’ dei medicinali generici-equivalenti (stimato in 60 milioni). Il Cda – riferisce una nota – ha dato mandato alla Direzione Generale dell’Aifa di emanare il relativo provvedimento entro il 15 luglio. Le misure di contenimento vanno a ripianare non solo lo sfondamento del tetto di spesa 2005, ma anche a contenere la spesa 2006.
E’ prevista infatti “una ulteriore temporanea riduzione del prezzo dei farmaci, comunque dispensati o impiegati dal Ssn, dal 4,4% attuale al 5%, confermando le esclusioni già previste nel precedente provvedimento del 30 dicembre 2005. Tale riduzione consente di ripianare completamente e in via definitiva – precisa l’Aifa – lo sfondamento del tetto di spesa farmaceutica programmato del 2005, per la quota del 60% a carico dei soggetti privati”.
Il Cda ha inoltre deciso “una manovra di revisione del Prontuario Farmaceutico Nazionale (Pfn) che prevede una riduzione selettiva e temporanea del prezzo dei medicinali fino ad un massimo del 12% e fino al recupero della parte di propria competenza. Tale manovra – spiega la nota – si riferisce ai medicinali che nel primo trimestre 2006 hanno fatto registrare un aumento superiore alla media di settore, senza che sussista una motivazione giustificata sul piano epidemiologico; e in ogni caso ciò corrisponde ad un necessario riequilibrio tra spesa e consumi”. “La selettività del provvedimento di revisione del Prontuario – si legge nella nota dell’Aifa – riguarda 502 confezioni su 4799 (pari al 10,5%) e si riferisce a 98 aziende sulle 374 operanti sul territorio nazionale (26,4%).