In precedenza le autorità indiane avevano frenato sulla concessione del brevetto. Gilead ha lavorato con i produttori di farmaci indiani per produrre versioni ‘low cost’ del medicinale per i mercati emergenti, con un costo significativamente inferiore rispetto ai Paesi sviluppati come Stati Uniti, Europa e Giappone. Ma il programma non ha fatto cessare le critiche di Msf e di altri gruppi civici.
“Il riconoscimento della proprietà intellettuale è fondamentale per gli investimenti nel settore farmaceutico e questa nuova decisione sottolinea l’importanza dell’innovazione scientifica”, ha detto il portavoce di Gilead, Nick Francis. “Il nostro obiettivo è consentire l’accesso al farmaco al maggior numero di persone possibile, nel minor tempo. Nei Paesi in via di sviluppo i brevetti vengono visti come una barriera, ma riteniamo che, se usati in modo responsabile, non abbiano questo effetto, sostenendo un modello sostenibile di licenza generica volontaria per più di un decennio”.
“Questo programma permette la fabbricazione e la distribuzione di versioni generiche di alta qualità. La scelta dell’Ufficio brevetti indiano servirà a rafforzare ulteriormente il partenariato tra Gilead e l’industria manifatturiera indiana”, conclude.
Posted on: 11/05/2016 – adnkronos
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