Il colosso farmaceutico britannico GlaxoSmithKline (Gsk) applicherà dei brevetti differenziati a seconda della ricchezza per garantire l’accesso ai farmaci ai paesi più poveri.
L’azienda, spiega la nota, rinuncerà in toto ai brevetti per i paesi considerati a basso reddito, permettendo alle aziende produttrici di generici di vendere subito le ‘copie’ più economiche.
Per i paesi a medio reddito Gsk concederà invece delle licenze di 10 anni per la produzione avendo in cambio una royalty sulle vendite. “Per i paesi a reddito più alto e quelli del G20 Gsk continuerà ad avere invece una piena protezione dal brevetto – specifica il comunicato -. Questi cambiamenti riguarderanno tutti i farmaci inclusi nella lista di quelli essenziali predisposta dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms=”.
Sempre per i paesi in via di sviluppo l’azienda sta studiando delle strategie per rendere accessibili i futuri trattamenti antitumorali di nuova generazione, attraverso il programma di ‘brevetto condiviso’ portato avanti dall’Organizzzaione delle Nazioni Unite (Onu) e già usato per terapie contro Hiv, Tb ed Eptite C.
sda-ats
Comunicato. GSK espande l’approccio graduato a brevetti e proprietà intellettuale nei Paesi più poveri