The study dates back to the end of 2014 and was referred to by the Reforming.it website, the portal of which it is the promoter Nicholas Salerno, economista che la filiera ha conosciuto per le sue posizioni pro liberalizzazione. La riflessione portata avanti dal sito Reforming, nel citare l’articolo, è che «raggiungere una piena efficienza nella produzione e distribuzione dei farmaci “tradizionali” è essenziale per avere risorse strutturali sufficienti a sostenere medicinali innovativi e biotecnologici. Questo circolo virtuoso è lontano dall’essersi costituito nel sistema di governance del settore farmaceutico italiano».
Inoltre, viene messo in luce la dinamica dei prezzi: «appena dopo la scadenza brevettuale, la discesa dei prezzi degli originator è significativa e maggiore rispetto al resto dell’Europa. Tuttavia, i prezzi degli originatori finiscono per allinearsi, più o meno, ai prezzi degli equivalenti, e nel contempo, scendono molto meno (rispetto al prezzo precedente la perdita di esclusiva) che nel resto d’Europa».
From the study comes the proposal of a model of five indicators and a series of measurement methods and mechanisms that allow the performance evaluation of generics policies in the various systems characterized by different settings and choices: availability of generics, delay or speed of entry of the generics, number of competitors, price evolution, and trends in the volume share of generics.
«Il range di ciascuno dei cinque indicatori» si legge nello studio «suggerisce che ci sono numerosi fattori – tra i quali quelli istituzionali – che contribuiscono al successo dell’ingresso del generico, alla diminuzione dei prezzi e alla penetrazione del mercato». Ma gli spazi per potenziare la situazione «sembrano esserci».