Pubblicato 05 Dicembre 2012 – Vita di Donna
Di Redazione
Due medici su tre non intendono modificare il proprio atteggiamento prescrittivo verso gli equivalenti, l’82% ritiene che la nuova norma della spending review rappresenti una limitazione della libertà prescrittiva.
I farmacisti hanno incrementato la propensione alla sostituzione da farmaco di marca a equivalente (+11%), anche se cresce nella categoria la convinzione che questi prodotti non siano tutti uguali
Diminuisce negli anziani il consenso verso la norma della spending review, un over 65 su due preferisce continuare ad utilizzare i farmaci di marca e il 43% la considera una limitazione al diritto di cura
Presentati oggi a Milano, nel corso di una conferenza stampa, i risultati di un’indagine realizzata dall’Istituto di Ricerca Medi-Pragma dal titolo “Farmaci Equivalenti: l’impatto della Spending Review”. Per la prima volta sono stati analizzati i comportamenti, le opinioni e i trend di chi effettivamente utilizza i farmaci equivalenti: Medici di Medicina Generale, Farmacisti e popolazione over65.
“Questa ricerca indipendente nasce con l’obiettivo di rilevare la ricaduta pratica delle nuove norme sui farmaci equivalenti contenute nella spending review. – afferma Lucio Corsaro, General Manager Medi-Pragma – A quattro mesi dall’approvazione definitiva della legge, abbiamo realizzato complessivamente 1.600 interviste in profondità e misurato il trend rispetto al periodo precedente l’approvazione della legge”.
La maggioranza asso