I farmaci di automedicazione sono una risorsa fondamentale per la salute del cittadino, non ancora sufficientemente valorizzata. Queste le conclusioni dello studio CERGAS SDA Bocconi per ASSOSALUTE (Associazione nazionale farmaci di automedicazione), che ha voluto indagare l’opinione di alcuni rappresentanti del mondo sociosanitario per offrire uno spaccato reale del valore attuale e potenziale dei farmaci di automedicazione nel Servizio Sanitario Nazionale, anche alla luce dei cambiamenti dettati dalla pandemia e dalle prospettive e progettualità attese dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
I risultati sono stati presentati in SDA Bocconi e discussi in una tavola rotonda alla quale ha partecipato, tra gli altri, il presidente di Federfarma Marco Cossolo.
Nello studio il valore del farmaco di automedicazione è stato indagato rispetto a tre ambiti: la coerenza con il percorso di cura del paziente, il ruolo del farmaco di automedicazione nella ridefinizione della governance del farmaco e del territorio in coerenza con il PNRR, la digitalizzazione e tracciabilità̀ della «cartella clinica».
Cossolo si è soffermato sull’importanza di informare e formare il cittadino poiché “l’informazione genera consapevolezza e ne abbiamo bisogno a tutti i livelli per dare risposte concrete sul territorio. E questo vale non solo per la comunicazione col cittadino/paziente, ma anche tra professionisti sanitari. Ciò a partire dallo sviluppo di strumenti che pure a livello normativo sono previsti, come il dossier farmaceutico, ma anche dalla redazione di protocolli di comunicazione condivisi che generino sicurezza e non incertezza”.
Lo sviluppo reale del dossier farmaceutico, opportunamente implementato, potrebbe, ad esempio, essere da supporto a medici e farmacisti sul territorio. Il dossier farmaceutico favorirebbe, infatti, il potenziamento della tracciabilità dei dati di assunzione dei farmaci di automedicazione e ciò consentirebbe, secondo gli esperti intervistati nella ricerca, di ricostruire in maniera puntuale il percorso di cura e associarlo al singolo paziente/cittadino, facilitando la gestione di quest’ultimo da parte degli operatori sanitari.