Lo scorso 18 giugno, presso la Camera del Lavoro di Milano, si è tenuta una riunione nazionale della Filctem/CGIl che ha avuto come tema l’Informazione Scientifica.
La riunione si è resa necessaria vista la recente entrata in vigore del rinnovato CCNL ,che ha comportato rilevanti modifiche a carico della figura professionale dell’ISF, e il perdurare dello stato di crisi del settore farmaceutico che ha determinato e continua a determinare l’esubero di migliaia di lavoratori in particolare di informatori scientifici.
Le cifre presentate sono drammatiche perché soltanto negli ultimi anni oltre 8000 ISF hanno perso il proprio posto di lavoro e il numero attuale di ISF impiegati sarebbe intorno ai 12000.
La relazione del segretario Falcinelli ,rivolta ad analizzare le cause che hanno determinato questa grave situazione, ha evidenziato come il settore farmaceutico pur non attraversando uno stato di crisi finanziaria lamenti uno stato di crisi strutturale frutto delle politiche dissennate del passato in cui anziché puntare su ricerca e sviluppo si è pensato principalmente all’incremento dei fatturati aumentando semplicemente la pressione commerciale sulla classe medica.
Altri fattori che sono stati citati tra quelli che hanno avuto un peso importante nel determinare la crisi attuale sono: l’avvento dei farmaci generici ,le regole introdotte dal ministero poste a frenare la prescrizione dei farmaci di marca, e le reiterate manovre governative volte a ridurre il tetto di spesa della farmaceutica, sia a livello territoriale che ospedaliero.
In questo senso è stato espresso un giudizio negativo sulle manovre dell’AIFA che per ragioni di farmaco economia ha deciso aprioristicamente di escludere alcuni farmaci innovativi penalizzando le possibilità terapeutiche di medici e pazienti.
È stato osservato che in ogni caso la genericazione dei farmaci non è mai un fatto improvviso ed inaspettato ribadendo così che sono mancati ,da parte dell’impresa, sia un’attenta programmazione che una politica incline all’innovazione e alla ricerca.
Le modifiche introdotte alla figura professionale dell’ISF, secondo il parere della segreteria nazionale, sarebbero dovute servire a rendere più appetibile per le aziende una mansione che altrimenti, così come definita dalla legge, avrebbe corso rischi occupazionali ancora maggiori