(Teleborsa) – Aut aut di Pfizer ad Astrazeneca, dopo un corteggiamento durato almeno un mese, da quando il colosso farmaceutico americano ha messo gli occhi sulla concorrente britannica, a fine aprile.
Sono seguite poi delle trattative serrate e varie offerte, via via migliorative, da parte della compagnia statunitense, che alla fine ha messo sul piatto 117 miliardi di dollari. Il board di Astrazeneca, però, ha rifiutato puntualmente ogni proposta arrivata da oltreoceano, inclusa l’utiltima, ritenendo ogni offerta inadeguata ad esprimere il valore della società farmqaceutica europea. In realtà, il ritiro di Pfizer dalla partita era già stato anticipato dal numero uno della compagnia Ian Read, in un’intervista al Wall Street Journal, cui aveva confessato che “non c’è più nulla che Pfizer possa offrire a Astrazeneca per convincerla ad accettare l’offerta”. Ora, la compagnia americana in una breve nota scrive: “Dopo il rifiuto del board di AstraZeneca alla nostra proposta, Pfizer annuncia che non intende fare nessun’altra offerta”. ”Continuiamo a ritenere che l’ultima offerta sia congrua e rappresenti il valore di Astrazeneca, in base alle informazioni in nostro possesso”, sottolinea il CEO di Pfizer, aggiungendo che “Come detto sin dall’inizio, riteniamo che questa transazione rappresenti un potenziale rafforzamento della nostra strategia di diversificazione”.