Firenze, 10 ott. – (Adnkronos) – "L’annuncio di uno dei principali gruppi industriali del nostro territorio di avviare la procedura relativa a mille esuberi desta grande preoccupazione. Il settore farmaceutico ha saputo fronteggiare questi lunghi anni di crisi a colpi di innovazione e di ricerca continua; purtroppo oggi deve fare i conti con un provvedimento governativo fortemente penalizzante verso chi ha fatto investimenti rilevanti in sviluppo e occupazione". Lo ha detto Simone Bettini, presidente di Confindustria Firenze, a proposito della vertenza Menarini.
"Ricordo che Menarini – nonostante la crisi piu’ lunga del dopoguerra – non ha mai fatto riduzioni di organici o dismesso alcun sito produttivo. L’obbligo ai medici di indicare nella ricetta non piu’ il nome del farmaco, ma il solo principio attivo in esso contenuto, colpisce il prodotto italiano di qualita’ senza alcun beneficio per la spesa pubblica. E rischia di mettere in ginocchio l’intero settore farmaceutico nazionale – sottolinea Bettini – una delle eccellenze del made in Italy che occupa decine di migliaia di persone, e’ secondo in Europa per quantita’ prodotte, esporta il 60% di cio’ che produce e investe ogni anno 2,4 miliardi in ricerca.E’ un danno rilevante per Firenze e per la Toscana, che e’ uno dei grandi poli farmaceutici del Paese insieme a Lombardia e Lazio. E rappresenta uno dei principali antidoti alla crisi del nostro territorio.Confindustria Firenze auspica un’azione congiunta di tutti i livelli istituzionali e delle forze sindacali per scongiurare questo impoverimento del nostro patrimonio manifatturiero che non possiamo assolutamente permetterci".
Farmaceutica: Sgherri (Fds), da Menarini metodo inaccettabile
Firenze, 10 ott. – (Adnkronos) – ”Nel merito la questione Menarini e’ estremamente delicata, va approfondita e verificata, il metodo usato dall’azienda ci pare pero’ sconcertante”. Cosi’ Monica Sgherri, capogruppo di Federazione della Sinistra – Verdi in Consiglio regionale della Toscana, commenta ”l’improvviso annuncio di mille esuberi da parte dell’azienda farmaceutica che in Italia e in Toscana e’ una delle realta’ d’eccellenza e fra le piu’ importanti dal punto di vista occupazionale nei suoi siti di Firenze e Pisa”.