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“Come noto le associazioni di pazienti, per statuto non possono interessarsi di attività politica. Tuttavia una cosa la vogliamo dire. Per 20 lunghi anni mai nessun ministro della Salute, né presidente del Consiglio, si è mai interessato al destino di quell’esercito di pazienti con epatite C”, afferma Gardini. “In tempi non sospetti il ministro Beatrice Lorenzin ha deciso di stanziare fondi consistenti per consentire l’accesso ai farmaci innovativi salva-vita per decine di migliaia di pazienti e in legge di stabilità sono previsti altri
Il presidente del Consiglio ha più volte ribadito questo importante passaggio storico per migliorare la salute di migliaia di ammalati e non troviamo nulla di male nell’intenzione di voler offrire la cura a tutti, indipendentemente dalla gravità della malattia. Se sono solo parole – conclude Gardini – lo vedremo molto presto. Infine, non vediamo nulla di male neppure nel tentare di migliorare un grave problema come quello di 21 sistemi sanitari diversi, nella forma e nella sostanza. Quantomeno provarci”.
30 novembre 2016 – PharmaKronos
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