Nei prossimi cinque anni oltre il 70% dei medicinali oggi utilizzati per le principali malattie sarà composto da farmaci equivalenti, cioè fuori brevetto. A rilevarlo sono gli esperti riuniti al convegno "Farmaco Generico e Biosimilare, due opportunità per la governance della spesa farmaceutica: presente e futuro", svoltosi all’università di Roma La Sapienza. «L’alta qualità di questi medicinali a costi contenuti, dovuti alla mancanza di coperture brevettuali» spiega Giorgio Foresti, presidente di Assogenerici «permette oggi un risparmio medio del 55% rispetto ai farmaci originali. Oggi in Italia più della metà dei farmaci in commercio è fuori brevetto e nei prossimi anni la quasi totalità delle molecole lo sarà». Il che significa che, per molti farmaci, ci sarà la possibilità di avere il generico corrispondente. «La sana competizione che ne deriva permette al cittadino e al Servizio sanitario» continua Foresti «di avere prodotti di alta qualità a prezzi sempre più contenuti. Ma nel nostro Paese la strada è ancora lunga: se, infatti, in Germania e Inghilterra il 50-70% dei farmaci dispensati è generico, da noi lo è solo il 12%, anche se questa percentuale sta crescendo di anno in anno». Un cambiamento che sta avvenendo anche in ambito ospedaliero ”grazie all’introduzione dei farmaci biosimilari» conclude Foresti «cioè i farmaci biotecnologici a brevetto scaduto prodotti con tecnologie avanzate, la cui efficacia e sicurezza è comparabile a quella degli originali, ma a costo inferiore».
Farmacista33 – 25 maggio 2011