Ora, come le altre fondazioni professionali, come quella dei medici ENPAM o dei farmacisti ENPAF, è invitata a partecipare ad “Atlante 2” il cui scopo è salvare le banche in crisi, in primis MPS, acquistandone i cosiddetti “Crediti non performanti”, in pratica i crediti che le banche non riescono a esigere.
In pratica col Fondo Atlante 2 si acquistano una certa quantità di crediti (a un prezzo inferiore a quello dei soldi concessi in prestito dalla banca). Si va poi dai debitori per cercare di farsi restituire i soldi, anche vendendo i beni lasciati in garanzia. Per fare un profitto non è necessario ottenere indietro tutti i soldi che la banca aveva prestato originariamente: basta che l’importo recuperato sia superiore al prezzo pagato per acquistare il credito. Ad esempio: se la banca ha concesso un prestito di 1.000 e compro il credito per 300, se ne recupero 400 vuol dire che alla fine ho riavuto i soldi investiti e in più ho guadagnato 100.
Ovviamente è un investimento rischioso e proprio per questo la decisione spetta ai Consigli di amministrazione delle singole Casse.
Enasarco non ha ancora assunto una posizione ufficiale ma una fonte molto ben qualificata fa sapere che “E’ un’operazione
Nel frattempo Enpaf ha assunto una posizione attendista. L’ENPAM invece aveva espresso la sua propensione all’investimento. Questa propensione ha suscitato una valanga di proteste da parte dei medici, lo SNAMI ha lanciato una petition da sottoscrivere ed ha inviato una letter all’ENPAM contro l’intenzione del fondo previdenziale.
Oliveti, Presidente EMPAM, writes alle Organizzazioni sindacali mediche e odontoiatriche, per chiarire la posizione della Fondazione
Redazionale – 03/08/2016
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