Del discorso dell’assessore alla Sanità dell’Emilia Romagna, Charles Lusenti, non riusciamo a comprendere né la premessa, né le soluzioni». C’è stupore e preoccupazione in casa della Fimmg regionale per le parole dell’Assessorato che venerdì ha dichiarato di interrompere gli incentivi «per i Nuclei di cure primarie il progetto Sole perché già rese entrambe obbligatorie, e dunque retribuite, dagli accordi nazionali e dal decreto Balduzzi».
«Non pare credibile» commenta Renzo Le Pera, segretario regionale della Fimmg «che solamente adesso l’assessore si accorga di questa situazione: l’Accordo integrativo regionale è stato sottoscritto dallo stesso Lusenti nel 2011,e cioè un anno dopo quello nazionale». Inoltre, specifica Le Pera, «I compiti dei medici di famiglia, relativamente alla partecipazione attiva al Progetto Sole vanno ben al di là di quanto previsto sia dall’accordo nazionale, sia dalla decretazione Balduzzi, e ciò è altrettanto indiscutibile per quanto riguarda la partecipazione dei medici ai Ncp».
Conclude: «Quello che rileviamo, in buona sostanza, è che si vuole costituire un "fondo per il miglioramento della qualità assistenziale" non attraverso i nuovi investimenti e i risparmi che derivano dalla riduzione dei posti letto, ma con parte degli onorari dei medici del territorio. Che, in sintesi, dovrebbero fornire ulteriori prestazioni assistenziali, garantire le vecchie e vedersi ridurre le entrate.
4 dicembre 2012 – DoctorNews