Statement by Sergio Dompé on the manoeuvre

“La manovra approvata ieri dal Consiglio dei Ministri chiede sacrifici e rigore a tutto il Paese e, ancora una volta, all’industria farmaceutica già colpita negli ultimi anni da innumerevoli tagli e riduzioni dei prezzi. Le imprese del farmaco, assolutamente consapevoli della difficoltà estrema della situazione economica, sono pronte a contribuire responsabilmente al necessario riequilibrio della Finanza Pubblica. Tra le diverse misure ce n’è però una che rischia di creare molti più svantaggi che vantaggi al Paese, quella che limita la rimborsabilità ai quattro farmaci equivalenti di minor prezzo, attraverso aste. Una misura che determinerebbe conseguenze particolarmente serie sotto diversi profili. Trasferendo ad esempio il valore del sistema industriale italiano – con un export pari al 54% della produzione – verso Economie emergenti, che riescono a vendere prodotti a basso costo per l’assenza di regole rigorose in aree delicate quali la tutela dei diritti dei lavoratori, gli standard qualitativi e i controlli. Il danno sotto questo profilo sarebbe pesante per le aziende e gravissimo per l’occupazione del settore. Tale sistema infatti non consentirebbe alle imprese operanti in Italia di “resistere” ad armi pari alla competizione estera, impedendo di confermare e consolidare gli investimenti in Ricerca e produzione. L’introduzione di un sistema di controllo della spesa di questo tipo metterebbe a rischio la stessa qualità del farmaco a causa di una rincorsa artificiosa al ribasso, che non terrebbe conto nel tempo del valore di Conoscenza del bene farmaco. Farmindustria è disponibile a formulare ipotesi alternative, che garantiscano i medesimi risparmi senza le conseguenze negative di un provvedimento che rischia di fare male non solo all’industria ma anche al Paese”.

Farmindustria press release  

26/05/2010
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