Così il gruppo del MoVimento 5 Stelle alla Camera. “Ricordiamo che nel Documento di economia e finanza la spesa sanitaria in percentuale sul Pil scenderà dall’attuale 6,8% – quota già inferiore rispetto alla media dei Paesi Ocse, – al 6,7% del 2017 e al 6,6% del 2018. Proseguendo nell’elenco degli orrori, rileviamo come nel Def venga confermato e prolungato il blocco del turnover del personale medico-ospedaliero nelle Regioni in piano di rientro. Tutto questo – rimarcano i grillini – nonostante il governo avesse recentemente approvato alla Camera una nostra mozione che prevedeva lo sblocco. Ancora, mentre si riduce il numero delle ricette, contemporaneamente aumenta il ticket a carico dei cittadini”.
“Temiamo – aggiungono i deputati del M5S – che si tratti di due fattori correlati tra loro: un minore ricorso alle cure in ragione di costi dei farmaci non piu’ sostenibili che, a fine compensativo, determina un ulteriore aumento del ticket. Relativamente alla spesa sanitaria, questa subisce un rialzo di 1,1 miliardi rispetto a quanto previsto nella nota di aggiornamento del Def 2015, dovuto soprattutto all’espansione della spesa farmaceutica ospedaliera”.
“Un’espansione – sottolineano i 5 Stelle – le cui dimensioni eccessive abbiamo rilevato e segnalato attraverso atti parlamentari, richiami e richieste di parere ad Anac e Antitrust. Nel frattempo dei nuovi Lea, fermi al 2001, non c’è ancora traccia. Tutti questi elementi, qui descritti solo sommariamente, descrivono una situazione che non è più allarmante, ma tragica. Il governo, lo diciamo da anni, sta attuando un progetto di smantellamento della sanità, subordinando la salute alla logica del profitto. Un piano che, con il sistema denominato ‘democrazia’, non ha più nulla a che fare”, concludono.
Adnkronos THE TIME – 04/19/2016
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