ultimo aggiornamento: 11 luglio, ore 18:19
Washington – (Adnkronos) – Il presidente americano prosegue la sua battaglia per la drastica riduzione del debito pubblico nei prossimi dieci anni: ”Continuo a spingere i leader del Congresso per l’accordo più ampio possibile”. ”Non possiamo permetterci un default”
Washington, 11 lug. (Adnkronos) – Il presidente americano Barack Obama non rinuncia alla sua battaglia per la drastica riduzione del debito pubblico nei prossimi dieci anni. ”Continuo a spingere i leader del Congresso per l’accordo più ampio possibile”, ha dichiarato in una conferenza stampa.
"Non è accettabile" che gli Stati Uniti possano arrivare al default, ha ribadito. C’è, ha aggiunto, ancora "molto lavoro da fare". Il presidente ha sottolineato la necessità di agire "adesso". "Se non ora quando?", si è chiesto Obama, dicendo di essere contrario ad una soluzione a breve termine con una estensione a "30, 60 o 90 giorni". Ha poi parlato della necessità di "sacrifici condivisi" e di tagli a Difesa e Sanità e ha affermato che la Sicurezza Sociale non è il principale responsabile della crescita del deficit.
Obama si è detto pronto a lavorare senza sosta, con incontri "oggi, domani, il giorno seguente e tutto il prossimo fine settimana, se necessario" per arrivare ad un accordo con i leader del Congresso che permetta di alzare il tetto del debito ed eviti il default che altrimenti scatterebbe il 2 agosto. E nel sottolineare di non volere un accordo temporaneo, ha spiegato che se oggi può sembrare difficile raggiungere un’intesa, fra sei mesi "sarà ancora più difficile". Obama ha assicurato di essere disposto a subire "forti pressioni" dal suo partito democratico sulle concessioni in materia di programmi sociali e ha invitato i repubblicani ad impegnarsi anche loro "se vogliono fare sul serio". "Penso che il popolo americano voglia che qualcosa sia fatto", ha sottolineato.