Obbligo prescrizioni principio attivo previsto dalla spending review
La Federazione italiana medici di medicina generale (Fimmg) torna in questi giorni sul tema dell’obbligo di prescrizione del principio attivo nella ‘ricetta rossa’ previsto dalla spending review e fornisce indicazioni ai ‘camici bianchi’ alle prese con le nuove regole.
Queste indicazioni sono state fornite ai componenti del Consiglio nazionale della Fimmg tuttora in corso – informa una nota – e sono a disposizione di tutti i medici su Fimmgnotizie, il quotidiano on line della Federazione. "Le nuove modalità prescrittive introdotte dalla recente normativa 11 bis art.15 della legge 135/2012 – ricorda la Fimmg – evidenziano essenzialmente l’esigenza, nell’utilizzo dei farmaci equivalenti, da parte del legislatore di indicare nelle ricette del Ssn il principio attivo di un farmaco.
Va ricordato innanzitutto che le nuove norme si rivolgono ai pazienti, curati per la prima volta per una patologia cronica, o per un nuovo episodio di patologia non cronica, per il cui trattamento siano disponibili più medicinali equivalenti. Di conseguenza, per pazienti già in cura, le nuove norme non trovano applicazione".
La Fimmg passa poi a far "capire ed esplicitare con esempi ciò che la legge dispone". 1) Paziente con patologia cronica o non cronica, già in cura. Esempio: paziente iperteso (malattia cronica), già in trattamento con Triatec. In tal caso nulla è cambiato, per cui potremmo redigere una ricetta rossa del Ssn uguale a quella che redigevamo prima. Nulla vieta, tuttavia, che anche a questo paziente sia prescritta la terapia indicando il principio attivo come vedremo nei casi successivi.
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