Il presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione (Anac) apre a Roma il 25esimo convegno nazionale degli ingegneri clinici (Aiic). E sugli appalti per le tecnologie sanitarie avverte: “Alle amministrazioni serve il know-how per scelte consapevoli, accorte, documentate e trasparenti”
Redazione AboutPharma – 10 maggio 2018
Carenza di know-how
“Le nuove tecnologie applicate al mondo della sanità – spiega Cantone – pongono sfide ma anche rischi dal punto di vista delle conseguenze criminali. Non sempre infatti il settore della sanità è all’altezza di sfide tecnologiche implicite nell’acquisto di apparecchi avveniristici e questo fa sì che non sempre i risultati siano corretti sul piano degli acquisti. È evidente che spesso all’amministrazione manchi di un know-how”. Secondo Cantone servono soprattutto competenze “per realizzare appalti secondo scelte consapevoli, accorte, documentate, trasparenti”. In questo contesto, agli ingegneri clinici dovrebbe spettare un ruolo di garanzia: “Gli ingegneri clinici sono chiamati a farsi parte virtuosa, perché hanno know-how, strumenti di conoscenza e formazione adatta a supportare le amministrazioni in questa sfida”.
Ssn a rischio “distruzione”
I numeri della corruzione in sanità
Da Cantone, però, anche un invito alla prudenza su numeri e stime “eclatanti” che circolano sulla consistenza del fenomeno corruttivo in sanità: “Non ci sono cifre e rapporti chiari, non ci sono dati affidabili e credibili. Quando si legge di decine di miliardi volatilizzati in corruzione dobbiamo sapere che anche queste news sono bufale e leggende metropolitane. Allarmismi che non contribuiscono forse a concentrarsi davvero sul problema”.
Lorenzin: “Negli ultimi anni introdotti strumenti importanti”
A margine del convegno Aiic, il ministro della salute, Beatrice Lorenzin, ha ricordato alcune iniziative messe in campo negli ultimi anni per la trasparenza in sanità: “Contro la corruzione in sanità abbiamo messo in campo in questi anni nuovi e importanti strumenti. Uno è la legge sulla nomina dei direttori di Asl e ospedali, che prevede una selezione altamente meritocratica e ha tra gli elementi di decadenza dall’incarico la inottemperanza delle liste d’attesa. L’altra è l’inserimento di un responsabile dell’anti-corruzione all’interno delle strutture sanitarie, cosa che ha creato una rete attiva di persone deputate ad affrontare il problema”. Se è vero che il Ssn è “vulnerabile”, è anche vero che – concluso il ministro – è il sistema “più controllato e monitorato della pubblica amministrazione”.
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