Il 26 settembre si è tenuto a Bologna Il Consiglio nazionale AIISF presso il centro congressi dell’Hotel Bologna Airport.
AIISF è l’associazione italiana informatori scientifici, federata Fedaiisf, che da quasi 60 anni ha il compito di tutelare la professionalità e la dignità degli ISF. La crisi pandemica ha evidenziato la “non conoscenza” del ruolo degli ISF da parte di molte istituzioni che hanno preso provvedimenti restrittivi nei confronti degli ISF che andavano ben oltre le norme per l’emergenza sanitaria e che non avevano alcuna giustificazione col loro ruolo e valore.
Come associazione di categoria più rappresentativa, AIISF si è confrontata con le istituzioni regionali e locali affinché siano superati i pregiudizi promuovendo il valore del ruolo dell’informatore scientifico finalizzato all’interesse della collettività.
L’Assemblea si è aperta con una relazione del gradito ospite, Dr. Massimo Pulin, imprenditore padovano, presidente nazionale di Confimi Industria Sanità e presidente della Orthomedica, sul tema “Impresa ed Informatore Medico Scientifico, collaborazione strategica per lo sviluppo e la conoscenza“.
É seguita poi la relazione del Presidente Angelo Baruchello. Nell’introduzione del suo intervento ha espresso la soddisfazione di potersi vedere in presenza. Ha ricordato che l’AIISF è nata nel 1965, è arrivata fino ad oggi ed è sopravvissuta in questi 56 anni di vita ad attacchi di ogni genere. L’Associazione sta vivendo una nuova ripresa soprattutto per le nuove leve che hanno capito l’importanza di avere una rappresentanza di categoria.
“La mobilitazione che abbiamo messo in atto per raggiungere la vaccinazione dei nostri iscritti e dei colleghi non ha eguali, – ha continuato Baruchello – abbiamo dato prova che lo scambio di idee ci induce a percorre strade che pensavamo impossibili. Abbiamo saputo scegliere chi contattare tra i vari dirigenti politici e sanitari, confermando quanto la nostra affidabilità e competenza sia importante per essere riconosciuti dalle istituzioni degli autorevoli interlocutori“.
“Abbiamo vissuto un periodo che si auspica irripetibile, dove le certezze e le regole acquisite nel tempo sono state cancellate e riscritte. Abbiamo interpellato e scritto ad assessori regionali, Presidenti di regioni, responsabili di distretto e direttori sanitari per poter svolgere il nostro lavoro nel rispetto delle normative vigenti, senza prevaricare ciò che era indicato per la sicurezza dei pazienti, per le persone a rischio per esposizione professionale e non ultimi di noi stessi. Ci hanno imposto restrizioni al nostro lavoro tali da farci nascere il dubbio di quale fosse il reale obbiettivo dei firmatari dei blocchi ai cancelli degli ospedali, degli sbarramenti all’accesso dei poliambulatori specialistici e non ultimo abbiamo dovuto seguire le mille regole dei MMG e dei pediatri di libera scelta in un caos assoluto senza un’uniformità di messaggi“.
“Le aziende hanno colto l’opportunità di aprire dei laboratori osservazionali per testare la nuova frontiera dell’informazione a distanza. I responsabili delle aziende farmaceutiche hanno potuto valutare adeguatamente se queste nuove modalità di promuovere l’informazione potessero rappresentare un concreto risparmio di risorse senza compromettere i fatturati. La nostra è una professione complessa che non può essere gestita in modo freddo, distaccato e statistico, è necessario il rapporto umano per generare empatia tra le persone. Il contatto diretto toglie di mezzo tutti quei sistemi meccanicistici indotti da una intervista telefonica e impedisce che un pessimo collegamento wi-fi o una schermata traballante possano disumanizzare la conversazione“.
“Il rammarico maggiore – ha proseguito Baruchello – è dato dalla diversità di atteggiamenti che hanno avuto alcune regioni rispetto ad altre, velocità diverse di applicare il diritto legittimo a svolgere il proprio lavoro nei vari ambiti sanitari. Ancora una volta abbiamo dimostrato che la nostra non è una presenza ingombrante ma vuole sempre essere una qualificata collaborazione protesa al bene della comunità. Alcune sezioni, a maggior conferma di questo messaggio e per manifestare la propria generosità, si sono prodigate in un’opera di instancabile volontariato dedicando il proprio tempo libero ai servizi di accoglienza nelle HUB vaccinali o di centralino per rispondere ai quesiti dei cittadini.
“I nostri direttivi di sezione hanno sempre svolto una continua presenza in ambito regionale per promuovere e valorizzare la professione e sicuramente i frutti di questo lavoro impegnativo saranno visibili in un prossimo futuro. Siamo certi che riusciremo attraverso la collaborazione continua a realizzare una progettualità che dia dei benefici a tutte le categorie coinvolte in questo comune sforzo. Solo un’informazione qualificata può indurre alle giuste scelte i clinici nella loro attività. Non ci possono imporre piattaforme di prenotazione con la falsa motivazione di aiutare la nostra quotidianità lavorativa e strumentalizzando la pandemia per allontanarci dai reparti ospedalieri e dagli ambulatori“.
“In questo decennio sono nate un numero importante di aziende che producono integratori, ma che richiedono una operatività contrastante tra loro. La maggior parte di queste sono impegnate nella divulgazione di un messaggio etico proteso al raggiungimento del benessere del paziente; ma altre purtroppo non hanno la stessa attenzione con i propri collaboratori. Gli isf subiscono pressioni e sono invitati a rispettare un numero di visite giornaliere che non hanno nulla a che vedere con la qualità dell’informazione scientifica”
“Ringrazio i componenti del direttivo nazionale AIISF che hanno lavorato con grande impegno sottraendo tempo alle famiglie e al proprio tempo libero. Spesso e volentieri ci siamo confrontati in maratone di collegamenti zoom seguiti da innumerevoli messaggi. Il nostro è un lavoro di tanti tasselli che contribuiscono a comporre questa associazione. Con orgoglio mi fregio di aver partecipato all’atto costitutivo di FedAIISF ma rivendico mezzo secolo di storia”
“Auguro un buon lavoro in ambito regionale anche alle altre associazioni federate. Sapremo interfacciarci proficuamente con FedAIISF per raggiungere i migliori risultati per la categoria al di là della nostra appartenenza. L’AIISF è una grande associazione grazie a FedAIISF – conclude Baruchello – e la federazione continuerà a mietere grandi successi grazie al lavoro incessante di tutte le sezioni del territorio nazionale“.
Dopo il dibattito che ne è seguito e le relazioni del tesoriere e del segretario si è proceduto all’elezione del nuovo Collegio dei Probiviri.
Sono risultati eletti
Effective Members
QUARANTA ALBERTO (Lecce – Puglia)
CICCHINO LAURO (Isernia – Molise)
GASPARI CRISTIANO (Vicenza – Veneto)
alternate members
RIGANELLO ADOLFO (KR-CZ-VV–Calabria)
SMILARI MARIA ANTONELLA (Catania–Sicilia)