Dear ISF colleagues and colleagues,
mi rivolgo a voi ed a coloro i quali sono, come noi, coinvolti nell’Informazione Scientifica di qualità per segnalarvi quello che, personalmente spero, possa rappresentare un momento di svolta per le vicende professionali che negli ultimi anni siamo stati costretti a subire.
A conclusione di un lungo, a volte aspro ed accidentato percorso, sempre però mantenuto nell’alveo della democrazia, le vicende associative dell’AIISF, un tempo chiamata ANCSIF, vedono operare una svolta che, nelle intenzioni di chi vuole realizzarla, potrà e dovrà servire ad ottenere una reale e concreta tutela per coloro che operano correttamente nel mondo dell’Informazione Scientifica.
Giunga il nostro ringraziamento a tutti quei colleghi che dalla nascita del percorso associativo ad oggi hanno operato sacrificando il proprio tempo libero all’interesse della categoria, producendo quei risultati che oggi possono renderci più forti ed ai quali dobbiamo necessariamente appoggiarci per innalzare il livello delle nostre tutele.
Purtroppo gli ultimi anni sono stati caratterizzati da profondi mutamenti dell’economia che si sono pesantemente abbattuti sulla società civile. Molti equilibri sono saltati e la nostra associazione, per la rapidità con la quale questo è accaduto, non è stata capace di porre un argine alle vicende che ci hanno travolto. Troppo forti e bene organizzate, le nostre controparti economiche e politiche hanno facilmente creato le condizioni per riequilibrare gli utili aziendali al taglio dei fatturati imposto dalla perdita della protezione del brevetto del farmaco.
Adesso è necessaria una riorganizzazione degli strumenti associativi perché si possa efficacemente opporre una valida tutela alla dignità del nostro operare quotidiano. Ed anche la ricerca di tutte quelle sinergie realizzabili per rafforzare la nostra azione di tutela.
Va in questa direzione la trasformazione dell’ ”Associazione Italiana Informatori Scientifici del Farmaco” in “Unione Informatori del Settore Farmaceutico”, che vuole aprirsi ad altri soggetti coinvolti, come noi, nelle tristi attuali vicende.
L’indirizzo programmatico vuole essere il più ampio possibile: creare tutte le sinergie po