ROMA (MF-DJ)–Nei prossimi mesi potrebbero esserci novita’ per Chiesi. Lo ha detto al CorrierEconomia il presidente del gruppo, Alberto Chiesi, spiegando che “siamo interessati a rilevare progetti innovativi, prodotti e aziende. In particolare siamo interessati alle aree delle malattie rare e delle malattie specialistiche, sia negli Usa che in Europa. Nei prossimi mesi vogliamo portare avanti qualche acquisizione”. “Stiamo guardando a qualcosa di concreto -ha proseguito Chiesi- al di fuori dell’Italia”. Finora la famiglia e’ andata avanti da sola. “Certo -ha spiegato il presidente- se ci trovassimo di fronte all’opportunita’ dell’acquisizione di aziende della nostra dimensione, se non maggiore, saremmo obbligati a ricorrere a capitali esterni, e quindi a prendere in considerazione opzioni come la Borsa. Ma io credo che si possa procedere un passo alla volta”. Anche perche’ sulle grandi fusioni, Chiesi si e’ definito “scettico. Non credo che siano molte le fusioni che hanno creato vere e utili sinergie all’azienda, nella maggior parte dei casi si finisce per sommare fatturati e organizzazioni”.
Recordati, now two acquisitions. ally? It doesn't have to be taboo
L’inserto del lunedì del Corriere della Sera, ha intervistato Giovanni Recordati, numero uno dell’omonima azienda quotata a Piazza Affari. Il manager della società farmaceutica ha segnalato che i vertici sono al lavoro per portare a termine due acquisizioni in Europa nell’arco dei prossimi trimestri “per rafforzare il gruppo nel business dei prodotti tradizionali, quelli da banco. Ma anche gli Otc non rimborsati”. Le operazioni non saranno grosse ma saranno “molto mirate”, sfruttando disponibilità di cassa per 240 milioni di euro a fronte di debiti a lungo termine per 300 milioni. L’obiettivo di Recorati è quello di portare il fatturato del gruppo dagli 1,04 miliardi di euro stimati per l’esercizio in corso a 1,2 miliardi. Giovanni Recordati ha evidenziato che “negli ultimi 15 anni il gruppo ha investito un miliardo in acquisizioni e distribuito dividendi per 500 milioni”.