Pharmaceutical company convicted of trade in carcinogenic drugs. Old news from 2011 retrieved from Today News from ADICO. In the meantime, the case has greatly diminished

Dopo ben sette anni che i farmaci sono in commercio, e dopo che milioni di persone li hanno certamente utilizzati per la cura del diabete tipo 2, la notizia è che questi medicinali provocherebbero il cancro. La notizia è stata difusa dalla ADICO (Associazione Difesa Consumatori) perché a quanto pare la stampa internazionale non ha dato la giusta importanza al fenomeno.

La casa farmaceutica è stata condannate a una multa di 9 miliardi di euro. Uno dei farmaci identificato si chiama Actos, comercializzato anche in Italia, mentre gli effetti collaterali vengono sistematicamente tenuti nascosti. Il secondo farmaco si chiama invece Competact. Entrambi contengono pioglitazone, elemento che, come è stato scientificamente dimostrato, sarebe altamente cancerogeno.

L’agenzia francese del farmaco AFSSAPS ha sospeso la commercializzazione dei due farmaci anti-diabetici tipo 2, realizzati dalla casa farmaceutica Takeda.
Il principio attivo, cioè il pioglitazone, sarebbe associato all’insorgenza del cancro alla vescica. E’ stato eseguito un particolareggiato studio di ricerca, dopo il parere espresso dal Comitato delle Autirzazioni di Mercato e della Commissione Nazionale di farmacovigilanza, che hanno esaminato i risultati su pazienti che hanno utilizzato Actos e Competact, identificando un aumento del rischio di cancro alla vescica.

07 aprile 2015 – oggi notizie

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Pioglitazone: amende de 9 milliards de dollars pour Takeda et Lilly

Takeda and Lilly win a lawsuit that reduces the compensation for the damages caused by the antidiabetic Actos by 99.6%. They will have to pay "only" 36.8 million $

 N.d.R.:Riportiamo per correttezza d’informazione la lettera che Takeda ci ha inviato

TAKEDA

LETTER TO FEDAIISF  inviata via email ai seguenti indirizzi: presidency@fedaiisf.it segreteria@fedaiisf.it

Sett.le Fedaiisf,

Abbiamo avuto modo di rilevare che, all’interno del Vostro sito in data 7 aprile u.s. è stato pubblicato un item dai toni decisamente diffamatori nei confronti della nostra Società e dei nostri farmaci per la cura del diabete di tipo 2.

Lanciare in rete, a caratteri cubitali, un comunicato dal titolo: “CURA DEL DIABETE PROVOCA IL CANCRO” e con le seguenti affermazioni:

con l’immagine della confezione del nostro prodotto “Actos”, oltre a non corrispondere a quanto la letteratura scientifica ad oggi descrive, è un modo denigratorio e scorretto di fare presunta informazione a danno di una società farmaceutica quale Takeda che ha sempre considerato la sicurezza del paziente una priorità fondamentale.

Takeda crede nei benefici terapeutici di Pioglitazone e nella sua importanza nel trattamento del Diabete Mellito di tipo 2. In qualità di azienda fondata sulla ricerca e sulle prove scientifiche, Takeda sostiene fermamente i dati scientifici disponibili che confermano un beneficio/rischio favorevole di Pioglitazone e che includono oltre 12 anni di esperienza clinica e di utilizzo sia di “Actos” che di “Competact” da parte dei pazienti di tutto il mondo.

Nel Vostro articolo, viene riferita una vecchia notizia del 2011 ripescata da altre fonti mentre la notizia del più recente studio epidemiologico ella durata di dieci anni e condotto dalla University of Pennsylvania e dal Kaiser Permanente Northern California (KPNC) nel quale sono stati seguiti più di 200.000 pazienti curati con Actos per dieci anni viene limitata a un link (proposto peraltro a chiusura della pagina nelle notizie correlate). I risultati di dieci anni di suddetto studio epidemiologico dimostrano che non esiste alcun aumento statisticamente significativo del rischio di tumore della vescica nei pazienti esposti a pioglitazone.

Questi dati sono stati condivisi da Takeda con le autorità regolatorie nel mondo, in conformità alle normative locali ed internazionali. Le autorità regolatorie dei farmaci (tra cui quella americana, FDA, e quella europea, EMA) hanno ripetutamente esaminato i dati sull’utilizzo di Actos ed hanno confermato il favorevole “profilo beneficio-rischio del prodotto”, quando assunto secondo le indicazioni riportate dal foglietto illustrativo.

Nessuna delle cause legali negli Stat Uniti, infatti, è correlata o è stato il risultato di nuovi dati su Pioglitazone ed il tumore alla vescica né alcuno dei dati clinici disponibili ha mai stabilito un nesso causale tra Pioglitazone ed il tumore alla vescica.

Ciò premesso, riteniamo che il fornire, in maniera strumentale agli utenti/addetti del settore, informazioni non veritiere sia professionalmente poco serie ed oltremodo scorretto.

Vi diffidiamo, pertanto, dal continuare a mantenere in rete il succitato articolo previa rettifica immediata. Riteniamo che, quale Federazione degli ISF, dobbiate coerentemente farVi carico di informare a tal proposito anche tutte le Associazioni a Voi aderenti che hanno ripreso la notizia pubblicandola sui loro siti informatici.

Fatta salva ogni ulteriore richiesta di risarcimento danni, ci riserviamo, infine di segnalare il Vostro sito alle Autorità competenti che con riferimento al procurato allarme con conseguenti possibili ripercussioni sulla salute dei pazienti.

Best regards.

Takeda Italia S.p.A.

Dott. Giuseppe Michele Blasco

(Medical & Regulatory Director e

Procuratore Speciale)

 

 

Ed.: l nostro sito riporta una rassegna stampa del settore. La notizia in oggetto è stata ripresa da un altro sito che la spacciava come attuale. Ciò era evidentemente un falso, tanto è vero che abbiamo inserito un link che rimandava alla notizia originale del 2011 e riportavamo in calce Pioglitazone assolto dal rischio di tumore della vescica . Nostro intendimento era di evidenziare come certa gente voglia strumentalizzare vecchie notizie pur di aggredire il nostro settore. Non era e non è nostra intenzione diffamare il Pioglitazone. Sicuramente la smentita inserita nella pagina stessa non aveva lo stesso risalto ed ha dato luogo a questo malinteso. Ci scusiamo pertanto per aver fatto intendere un qualcosa che non era nelle nostre intenzioni.

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