Cara ministra, grazie per la truffa. Lorenzin, in Italia farmaci meno cari di tutta l’Ue. N.d.R.

Se una casa farmaceutica vuole che un suo prodotto, anche di tipo generico, sia mutuabile (fascia A), contratta con lo Stao un prezzo molto basso, e vieta che questo stesso prodotto sia venduto al banco. Per cui le case farmaceutiche recuperano e ragionano con astuto buon senso: mai più la gente comune perde un’ora d’ambulatorio, a sgualcire rotocalchi unti, per spendere tre euro in meno. Se ci fosse libero commercio, sul serio, si risparmierebbe tutti e si butterebbe meno tempo via in code e scartoffie. E saremmo più liberi e meno spremuti.

Renato Farina Gio, 14/01/2016 – il Giornale.it

What are you doing, Minister Lorenzin, are you inviting me to play Checco Zalone and to sit on the generous hump of the Italian State, with a clever little scam, deceiving the doctor or using his complicity to steal two euros from the poor bastards?

Ricapitolo. In Francia acquisto in farmacia un medicinale per il torcicollo. Rientro in Italia, medesima molecola, stessa quantità di ibuprofene, il prezzo è più alto del 300%. Chiedo spiegazioni al ministro della Salute Beatrice Lorenzin. Il ministro, che è un’amica, replica che se fossi andato dal medico di base per farmi fare la ricetta, sulla base della «Nota 66, totalmente esente per le principali patologie», sarebbe stato gratis.

Dunque ieri, stavolta vittima io stesso di torcicollo, vado dal mio medico di base. Il dottore mi palpa il collo, diagnosi torcicollo, conferma l’utilità dell’ibuprofene lisina 400mg eccetera. E si appresta a farmi la ricetta con un certo fastidio. Gli mostro l’articolo del ministro. Mi guarda acido: «Il torcicollo non si cura gratis. La Nota 66 non comprende il torcicollo. Se vuole chiudo un occhio, fingo che lei abbia un dolore da tumore e scrivo Nota 66 così lei risparmia due euro, e però sappia che truffa l’erario e invites me to become his accomplice.' He turns on the PC, item Note 66, Ministry of Health: «The prescription of non-steroidal anti-inflammatory drugs paid by the NHS is limited to the following pathological conditions: connective tissue-based arthropathy, painful or inflammatory osteoarthritis, neoplastic pain, acute gout attack ». And he asks me to put myself to the test: «A small sin, a microscopic fake and I write 66?».

Il fatto è questo. E il ministro non lo dice. In Italia funziona una specie di regola da Stato socialista. Il che spiega perché sono tanto più cari che nel resto d’Europa i prodotti da banco. Semplifico: se una casa farmaceutica vuole che un suo prodotto, anche di tipo generico, sia mutuabile (fascia A), dà l’esclusiva allo Stato. Il quale contratta un prezzo molto basso, e vieta che questo stesso prodotto sia venduto al banco. Per cui le case farmaceutiche recuperano e ragionano con astuto buon senso: mai più la gente comune perde un’ora d’ambulatorio, a sgualcire rotocalchi unti, per spendere tre euro in meno. Se ci fosse libero commercio, sul serio, si risparmierebbe tutti e si butterebbe meno tempo via in code e scartoffie. E saremmo più liberi e meno spremuti.

Lorenzin, in Italia farmaci meno cari di tutta l’Ue

HEALTH EDITOR Thursday 14 January 2016 – WEB DIARY

ROMA “I prezzi medi dei farmaci in Italia sono i piu’ bassi d’Europa, Francia compresa». Lo ribadisce il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, rispondendo sul Giornale a un articolo nel quale il giornalista Renato Farina, raccontava la sua esperienza sull’acquisto di ibuprofene in Francia e Italia, denunciando il costo triplo del medicinale nel nostro Paese.

In some cases the cost is zero
“Non augureremo un torcicollo a nessuno, tanto meno a un illustre connazionale ma, se proprio dovesse accadergli all’estero, gli consiglieremmo di ri-attraversare velocemente i Patri confini e di procurarsi il medicinale in Italia: lo pagherebbe la meta’ – scrive il ministro -. Rivolgendosi al medico di base o alla guardia medica addirittura il paziente non lo pagherebbe nulla e il nostro SSN rimborserebbe alla farmacia 0,14 euro a compressa». Mentre, chiarisce: “il medicinale e’ rimborsato dal Ssn Francese solo a particolari condizioni di reddito e patologia”, ” i cittadini italiani hanno alternative ben piu’ convenienti rispetto ai cugini francesi”.

Plauso del ministro poi alla farmacista italiana che ha consigliato al giornalista di consultare un medico: “Non solo per evitare di pagare di tasca propria un farmaco in Italia mutuabile ma per avere una diagnosi giusta evitando di confondere i dolori muscolari come reumatici”.

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Ed:

Secondo dati ISTAT e Farmindustria i nuovi farmaci, che in media vengono resi disponibili dopo circa 2 anni dall’autorizzazione a livello europeo, hanno prezzi più bassi rispetto agli altri Paesi UE del 20%.

In the "average" price of medicines in the 5 largest EU countries (Italy, Germany, France, England, Spain), normally taken as a reference, Italy has the lowest prices. Considering 100 the average price of medicines in Italy, the European average is 114.6, in the "market" of pharmacies the European average is 118.9, in the hospital it is 108.0.

Considering the large reference European countries individually (always making Italy 100), the price of drugs to the public in Germany is 139.2, France 116.2, Spain 112.5 and the United Kingdom 100.4.

It should also be considered that to establish the price of a medicine, AIFA itself refers to the average European price of the same medicine. Obviously we are talking about media, not individual drugs. It may be that on some drugs there is the opposite phenomenon.

The phenomenon of parallel exports, precisely because of the lower prices, is particularly worrying in Italy and causes serious shortages of medicines (practically the AIFA communicates shortages almost daily).

It should also be kept in mind that public pharmaceutical expenditure is lower than the average of the large EU countries in the 30% (271 euros per capita compared to 390 in the others); it decreased from 2006 to 2014 by 2%, while total health expenditure increased by 8%, with peaks of over 20% for other goods and services purchased by the NHS; it decreased as a percentage of GDP, in contrast with the other health expenditure items, which in any case grew less than the other public expenditure items.

Another matter for OTC, SOP and veterinary drugs where the price is almost free (it can be reviewed every 2 years by the manufacturers themselves) and the companies apply a sort of compensation.

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