E’ utile e necessario valutare l’impatto che l’informazione sui farmaci offerta ai camici bianchi ha sulle prescrizioni mediche. Una strada da percorrere e che è al centro di progetti sperimentali allo studio dell’Agenzia italiana del farmaco, riferisce Antonio Addis, dirigente dell’Ufficio informazioni sui farmaci dell’Aifa. L’agenzia stessa, del resto, attraverso diversi strumenti offre agli operatori del settore anche informazioni sui medicinali."Abbiamo imparato dall’esperienza passata – spiega Addis – che non basta informare i medici. Bisogna considerare anche l’impatto di questa informazione. E abbiamo anche imparato che non basta raccogliere dati sulla prescrizione, ma è necessario valutare nel tempo come viene fatta. E questi due elementi possono anche andare assieme. E’ possibile, quindi, valutare contemporaneamente che tipo di informazione trasferire ai professionisti e come questa informazione, man mano che viene acquisita, cambi le abitudini prescrittive. Questa forma di monitoraggio può essere fatta su un tema come quello dei medicinali equivalenti, oppure per categorie terapeutiche. Ed è un’operazione attuabile proprio attraverso l’Agenzia, che ha un settore dedicato all’informazione sui farmaci". Diversi i progetti allo studio per realizzare un monitoraggio continuo. Ma l’esperienza più avanzata, suggerisce l’esperto, è quella del progetto Ecce: il programma di formazione a distanza dell’Aifa per gli operatori sanitari, che, per le modalità su cui si basa, permette non solo di valutare l’esperienza clinica ma anche di determinare l’effetto del tipo di formazione offerta, attraverso diversi indicatori tra cui anche la prescrizione. Nel progetto Ecce, infatti, sono previsti trial randomizzati in cieco che valutano l’effetto della formazione tradizionale (con testi cartacei) rispetto a quella realizzata con il programma a distanza Ecce.
Source "DoctorNews"