La forza vendita mondiale nel settore industriale farmaceutico si è ridotta solo dell’1,8% nel 2011, grazie soprattutto alle nuove opportunità offerte dai Paesi emergenti, in primis la Cina. Al contrario, un sensibile calo del numero degli informatori scientifici del farmaco (Isf) si è registrato nei mercati più maturi, come Stati Uniti, Giappone e anche Italia ( 1,7%).
E’ quanto evidenzia un report firmato da Cegedim Strategic Data, che fornisce anche dati precisi sugli Isf: se nel 2010 erano 421.223 in tutto il mondo, l’anno successivo sono scesi a 413.565. Gli Usa rimangono il Paese con più informatori scientifici (73.762), seguiti dalla Cina (65.827) e dal Giappone (54.236). Ma Oltreoceano si è avuto un calo del 7% del numero di questi lavoratori di settore nel 2011 rispetto al 2010, e in Giappone gli Isf sono diminuiti di ben il 10%. In contrasto, la Cina ha visto aumentare il loro numero di ben il 18,6% e il Brasile del 3,5%, piazzandosi in quinta posizione mondiale.
Per quanto riguarda i Paesi europei, nella ‘top five’ delle Nazioni dove gli Isf sono più numerosi la Spagna e il Regno Unito risultano stabili, mentre in Italia e in Germania c’è stato un calo rispettivamente dell’1,7% e del 2%. In Francia, invece, la diminuzione è ancora più sensibile e pari al 12%.
Barbara Di Chiara – 5 aprile 2012 – PharmaKronos