Il premier Draghi ha firmato il DPCM 6 aprile 2022 che definisce gli incentivi auto 2022 assegnando al nuovo Ecobonus gran parte dei fondi destinati alla riconversione della filiera industriale dell’automotive, fissati dal decreto-legge n. 17/2022 in 650 milioni di euro per il 2022 e in 1 miliardo di euro per ciascuno degli anni dal 2023 al 2030. Com’era nelle attese quest’anno il fondo per l’automotive sarà quasi del tutto riservato agli incentivi. Il DPCM è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale lunedì 16 maggio 2022 ed è già possibile richiedere il bonus in concessionaria. La piattaforma del MISE per prenotare i contributi, procedura che riguarda esclusivamente i rivenditori, sarà invece disponibile dalle ore 10:00 di mercoledì 25 maggio.
Riportiamo integralmente l’art. 2 del Decreto che definisce le modalità del bonus:
Il decreto definisce gli incentivi per l’acquisto di veicoli non inquinanti effettuati a decorrere dalla data di entrata in vigore del presente decreto e sino al 31 dicembre 2022 e nel corso di ciascuna delle annualità 2023 e 2024
- Alle persone fisiche che acquistano, anche in locazione finanziaria [NdR.: leasing], a decorrere dalla data di entrata in vigore del presente decreto ed entro il 31 dicembre 2022 per le risorse relative all’annualità 2022.
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- per i veicoli di categoria M1 [NdR.: autovetture e, più in generale, autoveicoli per il trasporto di persone con almeno quattro ruote e un numero totale di posti a sedere non superiore a nove] nuovi di fabbrica omologati in una classe non inferiore ad Euro 6, con emissioni comprese nella fascia 0-20 grammi (g) di anidride carbonica (CO2 ) per chilometro (Km), con prezzo risultante dal listino prezzi ufficiale della casa automobilistica produttrice pari o inferiore a 35.000 euro IVA esclusa, un contributo di euro 3.000 e di ulteriori euro 2.000 se è contestualmente rottamato un veicolo omologato in una classe inferiore ad Euro 5;
- per i veicoli di categoria M1 nuovi di fabbrica omologati in una classe non inferiore ad Euro 6, con emissioni comprese nella fascia 21-60 grammi (g) di anidride carbonica (CO2 ) per chilometro (Km), con prezzo risultante dal listino prezzi ufficiale della casa automobilistica produttrice pari o inferiore a 45.000 euro IVA esclusa, un contributo di euro 2.000 e di ulteriori euro 2.000 se è contestualmente rottamato un veicolo omologato in una classe inferiore ad Euro 5;
- per i veicoli di categoria M1 nuovi di fabbrica omologati in una classe non inferiore ad Euro 6, con emissioni comprese nella fascia 61-135 grammi (g) di anidride carbonica (CO2 ) per chilometro (Km), con prezzo risultante dal listino prezzi ufficiale della casa automobilistica produttrice pari o inferiore a 35.000 euro IVA esclusa, un contributo di euro 2.000 se è contestualmente rottamato un veicolo omologato in una classe inferiore ad Euro 5;
- per i veicoli di categoria L1e, L2e, L3e, L4e, L5e, L6e, L7e [NdR.: veicoli a 2 o 3 ruote o quadricicli leggeri], nuovi di fabbrica, non oggetto di incentivazione ai sensi della lettera e), omologati in una classe non inferiore ad Euro 5, a condizione che sia praticato dal venditore uno sconto pari ad almeno il 5 per cento del prezzo di acquisto, un contributo del 40 per cento del medesimo prezzo d’acquisto, fino ad un massimo di euro 2.500 se è contestualmente rottamato un veicolo di categoria euro 0, 1, 2, o 3 ovvero un veicolo che sia stato oggetto di ritargatura obbligatoria ai sensi del decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 2 febbraio 2011, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana – Serie generale – n. 76 del 2 aprile 2011;
- per i veicoli elettrici nuovi di fabbrica delle categorie L1e, L2e, L3e, L4e, L5e, L6e e L7e è riconosciuto un contributo pari al 30 per cento del prezzo di acquisto, fino a un massimo di 3.000 euro. Il contributo di cui al primo periodo è pari al 40 per cento del prezzo di acquisto, fino a un massimo di 4.000 euro, nel caso sia consegnato per la rottamazione un veicolo di categoria euro 0, 1, 2 o 3 di cui si è proprietari o intestatari da almeno dodici mesi ovvero di cui sia intestatario o proprietario, da almeno dodici mesi, un familiare convivente;
- per i veicoli commerciali di categoria N1 e N2 [NdR.: veicoli trasporto merci], nuovi di fabbrica, ad alimentazione esclusivamente elettrica, con contestuale rottamazione di un veicolo omologato in una classe inferiore ad Euro 4, è riconosciuto un contributo di 4.000 euro per i veicoli N1 fino a 1,5 tonnellate; un contributo di 6.000 euro per i veicoli N1 superiori a 1,5 tonnellate e fino a 3,5 tonnellate; un contributo di 12.000 euro per i veicoli N2 superiori a 3,5 tonnellate fino a 7 tonnellate; è riconosciuto un contributo di 14.000 euro per i veicoli N2 superiori a 7 tonnellate e fino a 12 tonnellate. I contributi di cui alla presente lettera sono concessi in favore di piccole e medie imprese, ivi comprese le persone giuridiche, esercenti attività di trasporto di cose in conto proprio o in conto terzi.
2. I contributi di cui al comma 1, lettere a) e b), nel rispetto delle disposizioni finanziarie di cui all’art. 3, sono concessi anche alle persone giuridiche se i veicoli acquistati sono impiegati in car sharing con finalità commerciali e se tale impiego, nonché la proprietà in capo al soggetto beneficiario del contributo, siano mantenute per almeno ventiquattro mesi.
- I contributi di cui al comma 1 in favore delle persone fisiche sono riconosciuti per l’acquisto, anche in locazione finanziaria, di un veicolo, il quale deve essere intestato al soggetto beneficiario del contributo e la proprietà deve essere mantenuta per almeno dodici mesi.
- Per il riconoscimento dei contributi di cui al comma 1, sia in favore delle persone fisiche sia in favore delle persone giuridiche ai sensi del comma 2, il veicolo consegnato per la rottamazione deve essere intestato da almeno dodici mesi al soggetto intestatario del nuovo veicolo o ad uno dei familiari conviventi alla data di acquisto del medesimo veicolo, ovvero, in caso di locazione finanziaria del veicolo nuovo, deve essere intestato, da almeno dodici mesi, al soggetto utilizzatore del suddetto veicolo o a uno dei predetti familiari.
- Ai fini dell’attuazione del presente articolo si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni di cui al decreto del Ministro dello sviluppo economico 20 marzo 2019, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana – Serie generale – n. 82 del 6 aprile 2019, e di cui ai commi da 1033 a 1038 e da 1058 a 1062, dell’art. 1 della legge n. 145 del 2018 e al comma 656, secondo periodo, dell’art. 1 della legge 30 dicembre 2020, n. 178.
Come abbiamo visto, i contributi non riguardano soltanto auto elettriche e ibride, ma sulla scia del vecchio Ecobonus consentono l’acquisto agevolato anche di vetture a benzina e diesel entro un certo limite di emissioni di CO2.
Sono ammessi soltanto gli acquisti di autovetture nuove di fabbrica, anche in leasing. Lo schema dei contributi previsti dal 2022 al 2024 è il seguente:
– 5,000 euros con rottamazione e 3.000 euro senza rottamazione per autoveicoli M1 almeno Euro 6 nella fascia di emissioni 0-20 g/km (auto elettriche);
– 4.000 euro con rottamazione e 2.000 euro senza rottamazione per autoveicoli M1 almeno Euro 6 nella fascia di emissioni 21-60 g/km (auto ibride plug-in);
– 2.000 euro solo con rottamazione per autoveicoli M1 almeno Euro 6 nella fascia di emissioni 61-135 g/km (auto full/mild hybrid, benzina, diesel, metano, gpl).
I concessionari o le stesse case automobilistiche hanno facoltà di aggiungere un ulteriore sconto.
Secondo il DPCM il privato che beneficia degli incentivi 2022 ha l’obbligo di mantenere la proprietà del veicolo per almeno 12 mesi. Per non perdere l’incentivo prenotato l’immatricolazione della vettura deve avvenire entro 180 giorni dalla prenotazione, tempo forse non sempre sufficiente per avere la disponibilità dell’auto.
Lunedì 16 maggio il DPCM degli incentivi auto 2022 è approdato in Gazzetta Ufficiale permettendo finalmente di richiedere i contributi in concessionaria. Tuttavia per avere la certezza di ottenere il bonus bisognerà aspettare l’attivazione della piattaforma del Ministero dello Sviluppo Economico (MISE), prevista il 25 maggio, che serve ai concessionari per prenotare le agevolazioni. Quando sarà finalmente pronta la piattaforma delle prenotazioni i concessionari inseriranno tutti i contratti fin qui accumulati (per questo viene definito click-day), consumando buona parte dei fondi disponibili. Sono a rischio di rapido esaurimento soprattutto quella delle auto da 61 a 135 g/km, le più appetibili. Si parla di poche settimane o addirittura pochi giorni. Le altre fasce dovrebbero durare molto di più.