L’operazione imminente, chiarisce la RSU, colpirà 176 dipendenti (di cui 3 dirigenti), fra impiegati e informatori scientifici del farmaco, su un totale di 694. Indetto uno sciopero per mercoledì 21 ottobre, data in cui sarà allestito anche un presidio di protesta davanti alla sede di Assolombarda, in via Pantano 9 a Milano
Comunicato RSU Boehringer Italia e Birit, Filctem, Femca, Uiltec [estratto]
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La notizia, già di per sé drammatica, è ancora più sconcertante se si esamina l’andamento economico dell’azienda. Bilanci in attivo, fatturato ancora stabile, che registra peraltro, a livello internazionale, un’accelerazione del 2% nel primo semestre 2015, rispetto a quello dello stesso semestre 2014.
Tutto ciò probabilmente per sopperire agli errori di una gestione “creativa” delle risorse umane. L’attuale dirigenza sta smantellando quella che davvero un tempo è stata una multinazionale etica che poneva le persone, i pazienti e i dipendenti al centro della propria missione. La sta smantellando nel nome del profitto di breve termine con la mentalità speculativa tipica del neoliberismo imperante.
La parte drammatica è che, né i manager, né la proprietà sono in grado di capire che il profitto dell’Azienda si fonda essenzialmente sul lavoro do coloro che tutti i giorni rappresentano l’azienda e fanno funzionare la macchina operativa, sia in sede che sul territorio, e che non si costruiscono i profitti col lavoro dei propri dirigenti.
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Ed è per queste ragioni che i lavoratori Boehringer Ingelheim sciopereranno il 21 ottobre prossimo allestendo un grande presidio a Milano, in via Pantano 9, di fronte a Assolombarda, dove i loro rappresentanti sindacali, insieme a CGIL, CISL e UIL siederanno a un tavolo di trattativa con l’intenzione di trovare un accordo ragionevole, rispettoso dei diritti dei lavoratori e che consenta all’azienda di tornare ad essere l’eccellenza che era un tempo.
Estratto dal Comunicato RSU Boehringer Italia e Birit, Filctem, Femca, Uiltec del 15/10/2015
Boehringer Italia, auspichiamo accordo
Questa la posizione di Boehringer Ingelheim Italia che “il 1 ottobre – conferma la filiale tricolore del gruppo tedesco – ha comunicato l’apertura della procedura di riduzione del personale per 176 dipendenti, di cui 3 dirigenti, a seguito della quale saranno avviati incontri con le Rsu e il sindacato, con l’obiettivo di effettuare un esame congiunto della situazione, con l’auspicio di trovare un accordo nel più breve tempo possibile, attraverso un percorso condiviso e un dialogo aperto e costruttivo”.
“La procedura di riduzione del personale – precisa la società – riguarda esclusivamente i collaboratori di Boehringer Ingelheim Italia Spa”, che conta attualmente 694 addetti. “Per Boehringer Ingelheim Research Italia (Birit) non sono previsti licenziamenti”.
La situazione del comparto, spiega la società, “ha penalizzato notevolmente i risultati della nostra Divisione Prescription Medicine – dalla quale oggi dipende circa il 75% del fatturato dell’azienda – che negli ultimi anni ha segnato una riduzione del proprio fatturato”.
Paola Olgiati e Lucia Scopelliti – 19 ottobre 2015 – PharmaKronos
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Boehringer Ingelheim. I risultati 2014: fatturato a 13,3 miliardi di euro. Occupate oltre 47.700 unità. In arrivo nuovi farmaci. L’azienda farmaceutica ha presentato la domanda di autorizzazione all’immissione in commercio per numerosi nuovi medicinali. Il patrimonio netto è aumentato del 14%, portandosi a 8,1 miliardi di euro. La quota di capitale proprio è salita al 40%.
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