Farmaci, ma anche esami: a Belluno c’è un premio per i medici che prescrivono meno. Secondo i termini di contratti aziendali stipulati tra i sindacati dei medici di base, l’ordine dei medici e l’Asl 1, vengono premiati, infatti, i medici particolarmente attenti a limitare le prescrizioni per i propri pazienti, garantendo quindi un risparmio consistente all’Asl di appartenenza. A questo riguardo, la Procura della Repubblica di Belluno ha, pochi giorni fa, acquisito tutta la documentazione per avviare un’indagine conoscitiva sui risvolti di un fenomeno che ha alcuni punti oscuri. Sembra, infatti, che si stia cercando di accertare nei dettagli la dinamica di un meccanismo che garantisce compensi in denaro secondo un vero e proprio tariffario, ai medici di base e ai dirigenti sanitari che riescano a raggiungere obiettivi di risparmio di spesa. Meccanismo sicuramente virtuoso dal punto di vista del risparmio, ma che suscita parecchi interrogativi da quello dell’etica professionale. In primo luogo perché, da indiscrezioni, parrebbe che le risorse destinate ai prescrittori proverrebbero dalla voce "beni e servizi" di un capitolato da 600mila euro all’anno, a disposizione dell’Asl. Inoltre, e soprattutto, perché, pur avvenendo "alla luce del sole" questo sistema di risparmio, incentivando i medici a prescrivere di meno, rischia di pesare sulla salute dei cittadini e anche sul diritto di cura.
19 ottobre 2012 – DoctorNews
«Nessun lucro, agiamo secondo la legge»
Il presidente dell’Ordine dei medici, Rossa e il fiduciario Bortot spiegano come funziona l’atto aziendale sotto inchiesta
BELLUNO. «Non c’è nessun arricchimento, nessun vantaggio per i medici di medicina generale. Noi siamo tranquilli perché operiamo sempre nel rispetto delle leggi nazionali e regionali».
Il presidente dell’Ordine provinciale dei medici, Umberto Rossa, interviene in merito alle notizie dell’avvio di un’indagine conoscitiva da parte della Procura sui contratti che legano l’Usl 1 ai medici di base e sulle convenzioni per capire in modo più approfondito come vengano spesi i soldi pubblici.