I guai per Bayer e Basf non finiscono mai. Arriva una nuova storica sentenza: i due colossi dell’agrochimica sono stati sconfitti in un tribunale Usa sull’erbicida Dicamba. Dovranno sborsare 265 milioni di dollari a un coltivatore di pesche.
Il processo durato tre settimane è stato il primo negli Stati Uniti a confermare che gli erbicidi a base di dicamba avrebbero danneggiato decine di migliaia di ettari di terreno.
Dello stesso avviso la giuria del tribunale distrettuale degli Stati Uniti di Cape Girardeau, nel Missouri, che ha chiesto per Bader, il più grande coltivatore di pesche dello stato, 265 milioni di dollari di risarcimento.
L’uomo aveva fatto causa alle due compagnie sostenendo che il proprio frutteto di oltre 400 ettari era stato irrimediabilmente danneggiato dall’erbicida, dal 2015 giunto su suoi alberi dalle coltivazioni vicine.
Bayer sostiene che “non sono state presentate prove competenti in grado di dimostrare che i prodotti della Monsanto fossero presenti” nella fattoria del Missouri e che fossero responsabili delle perdite dell’agricoltore.
Dal canto suo, l’Epa ha imposto restrizioni sull’uso della dicamba nel novembre 2018 a causa delle preoccupazioni sui potenziali danni sulle colture vicine.
Quella di Bader non è l’unica causa affrontata da Bayer sul dicamba. Sono oltre 140 le controversie legali sollevate da questo erbicida in tutto il Midwest degli Stati Uniti. Inoltre, la decisione della giuria potrebbe incoraggiare altri coltivatori dall’Arkansas all’Illinois a intentare processi e chiedere di essere risarciti per le loro colture rovinate.
Fonti di riferimento: Reuters, Bloomberg