Covid, Bassetti su caso AstraZeneca: “Comunicazione un disastro”
L’infettivologo lamenta la mancanza di chiarezza sul lotto sequestrato del vaccino di AstraZeneca, in una fase delicata delle vaccinazioni
Notizie Virgilio – 14 marzo 2021
“L’azienda avrebbe dovuto mettere a disposizione un numero verde o far rispondere a qualcuno esperto, mentre ci troviamo noi medici sul campo a dover dare informazioni alle persone che giustamente vogliono notizie e chiarimenti” ha detto Bassetti.
Dato che ciò non è accaduto, secondo l’infettivologo, dalla casa farmaceutica “che si è limitata a un Press release“.
“In un momento così difficile – è l’opinione di Bassetti – non si può lasciare la comunicazione a un comunicato stampa, come ha fatto AstraZeneca, Non è abbastanza. Ci vogliono risposte per il cittadino, in un momento in cui c’è una comunicazione così cervellotica e così ‘virale’, basti vedere che negli ultimi tre giorni non si parla di altro”.
L’infettivologo ha sempre insistito sull’importanza di un’attenta informazione della popolazione sulla campagna vaccinale: “Bisogna spiegare alla gente il vaccino è stato fatto a 15 milioni di persone tra Europa e Regno Unito e non solo non ha ammazzato nessuno ma non ha dato neanche un effetto collaterale ogni 10mila dosi.
“Ovviamente – spiega Bassetti – i vaccini sono farmaci e come tali danno effetti collaterali come ogni altro medicinale: dalla tachipirina all’aspirina, dall’antibiotico o all’antipertensivo, basta leggere il foglietto illustrativo di qualsiasi prodotto per capire che ci sono effetti potenziali. Il problema è che ci stiamo vaccinando per prevenire la malattia e scongiurare morti, dunque ci assumiamo il rischio ma finora ci sono state solo reazioni lievi gestibili entro le 48-72 ore dalla somministrazione”.
“Dobbiamo spiegare a tutti che il vaccino ad oggi è sicuro, poi se domani verrà fuori dalla farmacovigilanza o la magistratura dirà che i decessi sono realmente collegati alla vaccinazione allora le cose potranno cambiare. Ma ad oggi dobbiamo stare tutti dalla parte dei vaccini. Non possiamo permetterci il rischio di non vaccinarci o di fermare la campagna vaccinale perché non ce n’è alcun motivo valido e validato”, è la conclusione del direttore Bassetti.
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