“Nella diatriba farmaci generici-farmaci di marca, che è tutta italiana perché negli altri Paesi l’hanno risolta, siamo sicuri che l’industria dei medicinali stia facendo l’interesse del Paese?". A domandarlo è il ministro della Salute, Renato Balduzzi, di fronte alla platea del Forum 2012 Meridiano Sanità organizzato a Roma. Nell’ultimo decreto sulla sanità, ha ricordato Balduzzi, "ci sono norme che vanno a favore dell’industria farmaceutica, come quella sui farmaci innovativi" che tutte le Regioni dovranno rendere subito disponibili. Secondo il ministro, però, da parte dell’industria stessa "possono esserci comportamenti opportunistici, contrastanti con l’interesse generale". E in questo modo "si guarda indietro, invece che aiutare il Paese a guardare avanti".
Barbara Di Chiara – 7 novembre 2012 – PharmaKronos
Editor's note: Senza entrare nel merito dei generici (potrebbero essere una buona opportunità per il SSN se ben indirizzati) e senza entrare nel merito delle strumentalizzazioni che certe aziende possono attuare con la scusa dei generici, la diatriba sui farmaci generici/di marca coinvolge in primo luogo il principio fondamentale del medico: quello di agire in scienza e coscienza, privandolo di fatto della libera scelta nella prescrizione di un farmaco, di cui comunque rimane responsabile, lasciandola completamente nelle mani di un farmacista irresponsabile che risponde solo a propri criteri economici. In secondo luogo c’è l’aspetto della libera concorrenza che un governo così liberista stravolge proprio in questo settore con norme legali, economiche e fiscali che favoriscono un settore a scapito di altri. La legislazione precedente, che disponeva che il SSN rimborsasse il prezzo di riferimento di un farmaco, lasciava sostanzialmente la libera scelta sia al medico che al paziente, senza oneri per lo Stato. L’obbligo di prescrizione stravolge tutto questo, senza che lo Stato risparmi di più rispetto a prima. Di fatto si favoriscono le prime cinque aziende di generici (tutte estere) che fanno il 90% di quel mercato.
Siamo sicuri che Renato Balduzzi stia facendo l’interesse del Paese?
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