Il Direttore Generale Luca Pani è intervenuto in audizione in Commissione Igiene e Sanità del Senato, relativamente alla “Sostenibilità del servizio sanitario nazionale con particolare riferimento alla garanzia dei principi di universalità, solidarietà ed equità” e ha fornito elementi informativi in tema di variabilità regionale dei consumi farmaceutici in regime convenzionale, anche in relazione agli aspetti legati ai prontuari terapeutici regionali, ai percorsi diagnostici terapeutici e alle gare d’acquisto.
Sul punto specifico della difformità di accesso ai farmaci su base regionale, sottolinea come le regioni ripetano la valutazione relativa al rapporto tra rischio e beneficio, già svolta a livello europeo e a livello nazionale dall’AIFA, con conseguente dilatazione dei tempi per inserire un prodotto nel proprio specifico prontuario terapeutico.
Ha soprattutto chiarito che tra i compiti istituzionali dell’AIFA non rientra solo la valutazione in ordine al rapporto tra rischio e beneficio, ma anche quella inerente al rapporto tra beneficio e prezzo, rispetto alla quale l’Agenzia ha sviluppato metodologie innovative che costituiscono un punto di riferimento a livello europeo.
With regard to the remuneration of the drug distribution chain, which according to current legislation must find its source of regulation in an Agreement between AIFA and the most representative trade associations, Pani illustrated the contents of a draft Agreement dated 16 October 2012, according to which the remuneration of pharmacists should be divided into three items, while that of wholesalers should consist of two constituent elements.
Per entrambe le categorie sono previste una quota di remunerazione fissa e una di remunerazione proporzionale; per i soli farmacisti, ha quindi spiegato, è prefigurata una quota aggiuntiva di carattere premiale relativa ai farmaci generici, o a quelli a patent scaduto con prezzo al pubblico corrispondente al prezzo di riferimento fissato dall’AIFA.
Nel corso della precedente audizione, tra i diversi argomenti affrontati, aveva fornito elementi di conoscenza inerenti alle dimensioni delle Agenzie regolatorie e al contesto operativo di riferimento e aveva sottolineato come in Italia la produzione farmaceutica rappresenti l’1,6% del PIL, in base ai dati dell’Agenzia europea per i medicinali (EMA) riferiti al 2012.
Aveva quindi posto l’accento sulla distribuzione degli esperti europei operanti nel settore di riferimento, evidenziando come, a fronte di un numero di 3533 esperti per l’anno 2012, siano stati 191 quelli espressi dall’Italia.
Durante la scorsa audizione, in tema di modalità di finanziamento delle Agenzie e in un’ottica comparata, aveva spiegato come in Italia vi sia una fonte di risorse tripartita: in parte maggioritaria proviene dalle tariffe, in parte minoritaria dallo Stato e, infine, anche da finanziamenti di altra natura. Tripartizione questa presente solo in Italia, Francia e Regno Unito.
In merito all’andamento del conto economico dell’Agenzia, Pani aveva poi posto in evidenza come la gestione operativa sia passata da risultati negativi, nel biennio 2007-2008, a valori positivi sempre crescenti.
Il Direttore Generale aveva fatto anche rilevare la crescita costante, a partire dall’anno 2005, del numero di segnalazioni attraverso la rete, con ri